mercoledì, Aprile 24, 2024

Strage di Viareggio: annullata al condanna di Mauro Moretti, prescritti gli omicidi colposi. Processo da rifare, l’ira dei parenti delle 32 vittime

Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d’Appello di Firenze la riapertura dell’appello bis, anche per l’ex Ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti. Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo.
Scene di disperazione fra i parenti delle vittime della strage di Viareggio, davanti al palazzo dalla Corte di cassazione a Roma. Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi per il disastro ferroviario nel quale persero la vita 32 persone nel giugno del 2009, a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro. “E’ stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d’Appello di Firenze: la Cassazione ha emesso un dispositivo molto complesso ma ad una prima lettura emerge subito che è stato colpito in modo profondo l’impianto delle accuse e delle responsabilità”. Questo il primo commento dell’avvocato Franco Coppi, difensore dell’ex di Fs e Rfi, Mauro Moretti nel processo per la strage di Viareggio, nella quale era stato condannato a 7 anni. “Grande soddisfazione per il verdetto della Cassazione che ha fatto giustizia della sentenza della corte di Appello di Firenze che abbiamo da sempre contestato: ora è stata definitivamente esclusa la condanna di Rfi per la strage di Viareggio”. Questo il commento dell’avv. Carla Manduca che ha difeso la posizione di Rfi insieme a prof. Alfonso Stile. “E’ stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parti civile nel processo”, ha aggiunto la legale ricordando che i familiari delle vittime sono stati invece risarciti.

L’apocalisse a Viareggio

Alle 23 e 48 Central European Summer Time del 29 giugno 2009, il treno merci numero 50325 Trecate-Gricignano costituito da quattordici carri cisterna contenenti GPL, mentre si apprestava ad attraversare la stazione di Viareggio, deragliò per cause probabilmente legate al cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascinò fuori dai binari altri quattro carri. La cisterna del primo carro venne perforata da un elemento dell’infrastruttura e da essa fuoriuscì il GPL, che si incendiò repentinamente alla prima possibilità d’innesco (il gas propano è più denso dell’aria, perciò rimase a contatto con il suolo).
I danni furono immediati e 11 persone persero la vita in pochi minuti, investite dalle fiamme o travolte dal crollo degli edifici; altre due persone morirono stroncate da infarto e decine rimasero ferite; di esse molte riportarono gravissime ustioni e la maggior parte morì a distanza di diverse settimane dall’evento. I due macchinisti rimasero indenni in quanto dopo aver dato frenatura al convoglio si misero in salvo dietro ad un muro che li riparò dalla fiammata del gas innescato.
Il deragliamento si verificò in corrispondenza del sovrappasso pedonale che scavalcava il fascio binari sud della stazione ferroviaria, collegando via Burlamacchi con via Ponchielli. Il gas sembra essersi propagato in direzione di quest’ultima via, nella cui area si registrò infatti il maggior numero di vittime, feriti e di edifici crollati o danneggiati. Alcune abitazioni furono poi abbattute su ordinanza delle autorità comunali perché non più agibili o per costi di riparazione superiori ad una ricostruzione ex novo. Nei giorni successivi fu inoltre abbattuto anche lo storico sovrappasso (“La Passerella”) per i gravi danni strutturali riportati a causa dello stress termico.
In totale si contarono 32 morti e 25 feriti. I funerali di Stato, ai quali parteciparono almeno 30.000 persone si tennero il 7 luglio allo stadio Torquato Bresciani per 15 vittime, altri 7 ebbero le esequie con rito islamico in Marocco. Due altri decessi, avvenuti per infarto, non vennero inseriti nella lista ufficiale.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli