domenica, Maggio 5, 2024

Cerveteri lancia la sfida alla Capitale italiana della Cultura 2022 e incassa l’appoggio di Anci Lazio

Cerveteri lancia la sfida al titolo di Capitale italiana della cultura 2022 e lo fa con un dossier che parte dalle radici stesse della civiltà romana. Un viaggio indietro nel tempo che ci riporta fino alla consegna delle armi ad Enea, armi che sarebbero servite all’eroe virgiliano per fondare la città di Roma. Anci Lazio ha quindi deciso di appoggiare la candidatura di Cerveteri e di attivare una sottoscrizione tra i sindaci del Lazio per spingere un territorio così ricco di cultura verso una vittoria che nel centro Italia non è ancora mai arrivata. «Appoggiamo la candidatura di Cerveteri – spiega Riccardo Varone, Presidente di ANCI Lazio – perché siamo convinti che una vittoria porterebbe una spinta enorme non solo a quel territorio ma all’intera regione, una spinta che deve arrivare da una strutturazione della vittoria che non deve essere un tout court ma il punto di partenza per una realtà turistica e culturale che comprenda tutti i territori della nostra regione, l’inizio della riscoperta del Lazio come regione di cultura». Gli fa eco il vicepresidente di Anci Lazio, Gianpaolo Nardi: “La sfida è difficile, le altre città in gara possiedono un grande valore storico e culturale, ma Cerveteri rappresenta uno dei tasselli fondamentali per l’inizio della civiltà romana, quella che nel giro di qualche secolo è arrivata a dominare tutto il mondo allora conosciuto. Siamo convinti che Cerveteri con la sua Necropoli della Banditaccia, sito Unesco dal 2004, possa fare la differenza”.
Alessio Pascucci
Per il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, “il sostegno dei comuni del Lazio è frutto di un lavoro portato avanti all’insegna di quella rete dei territori e dell’intreccio delle tradizioni e delle comunità che vogliamo rappresentare con la nostra candidatura a capitale della cultura”.

 

AGGIORNAMENTO del 11.01.2021 ore 16.28
Di seguito il testo della lettera inviata ai Sindaci del Lazio: “Cerveteri 2022. Alle origini del futuro” – I Comuni del Lazio uniti insieme per Cerveteri Capitale della Cultura – Cerveteri ha tutte le qualità per rappresentare la Capitale Italiana della Cultura 2022. Per dimensione e caratteristiche è fortemente rappresentativa di tutti i nostri territori e può diventare un centro di sperimentazione di modelli innovativi di governance della cultura a livello locale. Il progetto di candidatura è un viaggio nello spazio e nel tempo, che inizia in un passato leggendario, quando Enea ricevette dalla madre le armi con cui fondare Roma, in quel luogo mitico dove, in qualche modo, nascono e si incontrano tutti i popoli della nostra Regione. Sappiamo che in questo tempo profondamente segnato dalla pandemia, basato su un rinnovato senso di responsabilità e anche di riconoscenza verso chi ci ha preceduto, la riscoperta dell’identità culturale e il rilancio del patrimonio artistico, naturalistico ed enogastronomico della nostra Regione possono e devono essere le principali leve per far ripartire i nostri territori. Siamo consapevoli che il futuro di Cerveteri e dell’Etruria meridionale è innanzitutto nella valorizzazione del patrimonio archeologico legato alla Necropoli della Banditaccia, uno dei quattro siti Unesco del Lazio, che può trasformarsi nel principale attrattore del territorio. E comprendiamo quanto sia importante costruirci intorno un’idea di sistema che abbia ricadute nel breve, medio e lungo periodo. Il Lazio sta lavorando da anni per definire la sua identità culturale e turistica, per emanciparsi dall’essere semplicemente la “regione di Roma”; con uno sguardo particolare verso la fruizione “lenta” e “sostenibile” del patrimonio, frutto della rete di cammini che ne intrecciano i tanti e diversificati Comuni ma, al contempo, forti di una strategica centralità logistica e infrastrutturale. Per questo, come Sindaci dei Comuni del Lazio, sosteniamo la candidatura di Cerveteri, con la consapevolezza che i questi territori sono davvero alle origini del futuro e che un riconoscimento così importante per Cerveteri sarebbe una grande opportunità per l’intera regione Lazio”.
Redazione
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