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Cimiteri: inchiesta esclusiva sulla situazione a Cerveteri e Ladispoli. Il comune ha anche debiti da pagare

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I Sindaci di Cerveteri (Pascucci) e di Ladispoli (Grando) davanti l'ingresso del Cimitero di Ladispoli

Emergenza loculi. I nostri cari meritano una degna sepoltura. Una soluzione tampone poteva essere già messa in atto, ma è tutto irrimediabilmente fermo

Sono anni che il comune di Cerveteri si trova costretto ad affrontare l’emergenza loculi, ma i cittadini ancora non vedono la luce in fondo al tunnel. Come ci rivelano le agenzie funebri locali, le cremazioni sono aumentate, praticamente, del 100%; il comune cerite offre solo dei loculi al cimitero del Sasso, che a causa della sua distanza dal centro abitato principale, viene raramente preso in considerazione. Non solo, l’ex sindaco di Ladispoli Paliotta aveva concesso al comune di Cerveteri di poter utilizzare i loculi del cimitero ladispolano; all’Ente del comune di Ladispoli, però, non sono arrivate le somme promesse e come ci svela l’assessore al bilancio Aronica, il debito, all’ultima settimana di Febbraio, ammontava a 100.000 euro. Il comune di Ladispoli, prosegue Aronica, procederà con un ultimo tentativo di richiesta bonaria, che qualora non andasse in porto, obbligherà l’amministrazione a procedere per vie legali. Le grida dei cittadini di Cerveteri sono ormai incalcolabili, Stefano D’Ubaldo ai nostri microfoni dichiara di essere estremamente amareggiato per aver dovuto cremare un suo caro, non rispettando così la volontà dello stesso. La soluzione sembrerebbe utopia, ma in realtà qualcosa si potrebbe smuovere già da subito. Il regolamento di pulizia mortuaria è controverso e ogni comune è libero di interpretarlo come meglio preferisce. Lo sblocco delle esumazioni permetterebbe al comune di Cerveteri di liberare circa 500 loculi, il procedimento non è semplice, tuttavia è possibile. Scaduti i 30 anni di contratto d’affitto del loculo, la famiglia può decidere se rinnovare l’accordo (pagando, con conseguente incasso del comune) oppure può far esumare il proprio caro. Circa due anni fa il comune chiamò i cari (rintracciabili) dei primi defunti sepolti al cimitero nuovo per procedere all’esumazione vista la fine della concessione, per coloro che, invece non avevano alcun caro reperibile, era stata prevista un’esumazione d’ufficio, ma tutto è stato bloccato. Sempre secondo il regolamento della pulizia mortuaria, è previsto un periodo di messa a terra per le salme esumate perché è stimato che circa il 90% delle salme saranno pressoché intatte al momento della riapertura del loculo. Il comune di Cerveteri non è riuscito a trovare un terreno che si prestasse a questa messa a terra di 5 anni, quindi questi 500 loculi restano tuttora occupati. Ciò che è veramente strano, vista la situazione d’emergenza, è che il comune di Cerveteri non permette nemmeno l’esumazione privata. Cosa vuol dire? Una persona proprietaria di un loculo nel comune di Cerveteri non può decidere di seppellire nel proprio loculo una salma ed un’esumazione e/o una cremazione. Nel comune di Montalto la regolamentazione del nuovo cimitero prevede, oltre alla vendita di loculi per i non residenti con un rincaro del 50%, di poter inserire nel loculo di proprietà una salma più 2 tra esumazioni e cremazioni. Questo permetterebbe alle famiglie di “portarsi avanti”, per quanto macabro possa sembrare, e qualora avessero un caro più anziano riuscirebbero a decidere in anticipo cosa fare senza trovarsi in una sorta di limbo al momento della morte della persona combattuti tra le sue volontà e ciò che il comune può offrire.
Giorgio Ripani

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