lunedì, Maggio 6, 2024

Covid a Ladispoli, presentato un esposto al Prefetto contro il sindaco Grando

Un esposto al Prefetto di Roma e inviato per conoscenza alla Asl Roma 4 e al sindaco Grando sulla situazione covid in città e sulle eventuali responsabilità del primo cittadino. A presentare il documento sono stati Italia in Comune, Italia Viva, Psi e Azione Cerveteri-Ladispoli. “Un record poco invidiabile perché se fossero state adottate per tempo le misure utili a contenere il contagio, non ci troveremmo ora in una situazione drammatica che avrà ripercussioni pesanti sulle attività commerciali quando ancora si poteva evitare l’aumento incontrollato dei casi”. E ancora dito puntato contro le teorie negazioniste del consigliere FdI, Raffaele Cavaliere, sull’inaugurazione di Piazza Domitilla, “in presenza di numerose persone e bambini, senza le adeguate distanze di sicurezza”, e al cluster dell’Ilaria Alpi che per i movimenti politici si sarebbe verificato “per una peculiare coincidenza” “proprio nei giorni successivi a tale iniziativa”. E i movimenti politici tornano a puntare il dito contro la “mancata emanazione di atti volti a contenere la diffusione del covid sul territorio comunale”. E i movimenti politici chiedono al Prefetto “di accertare eventuali responsabilità del Sindaco di Ladispoli per la mancata adozione, nella sua qualità di autorità sanitaria locale ai sensi dell’articolo 32 della legge n.833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs n. 112/1998, delle ordinanze contingibili e urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, volte a contenere l’attuale emergenza”. I movimenti politici chiedono anche al direttore generale della Asl Roma 4 pro tempore, “di sollecitare il Sindaco affinché predisponga ogni misura necessaria in materia di contenimento della diffusione del covid-19” e al Sindaco Grando “se a seguito delle situazioni sopra evidenziate, siano state effettuate le dovute attività sanzionatorie per violazione delle misure di contenimento del covid-19 previste dai Dpcm in vigore da parte della Polizia locale, fornendo a codesto ufficio, nonché alle forze firmatarie, i dati sull’attività sanzionatoria svolta dal 1° Gennaio al 28 febbraio 2021”.

 

AGGIORNAMENTO del 26.03.2021 ore 15.30

Il consigliere Tani: “Provvedimento del sindaco intempestivo e tardivo”

“Intempestivo e tardivo. Mentre il Lazio sta per tornare arancione – uscendo finalmente dalla zona rossa – il Sindaco Grando pensa bene di emettere un’ordinanza in cui mescola diversi divieti, dopo settimane e settimane di immobilismo di fronte all’incremento del numero di contagi, alle continue rimostranze dei cittadini, di fronte anche alle nostre critiche come di alcune voci che si sono levate da qualche consigliere della sua maggioranza che fu. Adesso che il totale dei contagi sfiora 400. Davvero paradossale questo comportamento, che va a ad affrontare una situazione sempre più grave, in cui l’amministrazione Grando ha dimostrato tutta la sua superficialità, come su altro d’altronde, che sembra l’unica modalità che conosce, indifferente a ogni richiamo, a ogni dato evidente. Questa situazione non è casuale, questa esplosione dei contagi ha una sua ragione. Ben precisa. Da rintracciare proprio nel comportamento dell’amministrazione Grando che tra inaugurazioni, street food, ruote panoramiche e altro ha sottovalutato i dati quotidiani e ci ha portato fin qua. Con dati fluttuanti verso l’alto ormai da mesi. Maglia nera del territorio della ASL RM4. Un negazionismo, quello dell’amministrazione Grando da considerarsi “di fatto” e che va oltre le posizioni individuali di consiglieri che non hanno fatto altro che aggravare la situazione. Un silenzio assordante nei confronti di chi da mesi chiede interventi, chiarezza, una presenza tangibile di chi è deputato alla gestione e alla tutela del territorio comunale. E nel fuggire confronti e chiarimenti, la situazione complessiva si è fatta sempre più difficile, sempre più problematica. Purtroppo vicina a quel modo di dire che recita “chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati”. Oggi chi amministra Ladispoli scrive l’ennesimo capitolo negativo degli ultimi 4 anni, ormai se ne è perso il conto, che dovrebbe portare gli stessi amministratori che supportano Grando a prenderne le distanze, visto che in questo caso non c’è di mezzo il solito scherno degli aficionados del sindaco sui social (gruppo ormai sparuto) che, di riflesso al silenzio di Palazzo Falcone hanno sostenuto per settimane che la città era sotto controllo, che non stava accadendo nulla di grave. Che era tutta strumentalizzazione, dicevano. Oggi la realtà però presenta un’altra parte del conto, sempre più salato. E il sindaco Grando, con un avviso tardivo, sceglie di fare la mossa del gambero. Si muove a ritroso e annuncia restrizioni (prendendo per la prima volta coscienza del numero dei contagi) pensando di ingannare la corrente ma, purtroppo per tutti noi, si ritrova solo ad essere anacronistico. Mentre il Lazio sta per tornare arancione, Ladispoli si chiude in restrizioni che, se adottate quando sarebbe stato necessario farlo, oggi ci vedrebbero impegnati a parlare di un’altra storia”. Queste le parole del consigliere Eugenio Trani.
AGGIORNAMENTO del 26.03.2021 ore 15.38

Forza Italia ringrazia il sindaco Grando per l’impegno durante la pandemia

Riceviamo e pubblichiamo – “Un doveroso ringraziamento ad Alessandro Grando per aver dimostrato di essere una guida forte, riflessiva e sicura in un periodo drammatico in cui la popolazione di Ladispoli ha bisogno di certezze. Quanto alle polemiche di avversari fuori controllo che aizzano odio e paura ai danni di semplici cittadini, possiamo solo dire che non ci prestiamo al gioco: siamo sempre stati dalla parte del bene comune e non ci muoveremo da lì. Vogliamo però esprimere solidarietà al Sindaco, attaccato sui social da ladispolani certamente spaventati, ma anche imbeccati da chi invece dovrebbe mettere da parte le differenze e collaborare. Vogliamo infine ricordare che è stata la giunta regionale di Zingaretti a ridimensionare la sanità su tutto il territorio: una scelta che ci ha portato a vivere oggi in zona rossa, testimonianza di un fallimento che Ladispoli, e il Lazio tutto, non meritavano di vivere”. Così in una nota Marco Antonio Fioravanti e Manuela Risso del Gruppo consiliare di Forza Italia.
Redazione
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