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Birmania, il tragico bilancio della repressione militare: ltre 600 vittime tra la popolazione civile

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I disordini in Birmania
Il bilancio dei morti dall’inizio delle proteste anti golpe in Birmania ha sfiorato ieri quota 600: lo riporta l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici (Aapp). Secondo l’organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di mercoledì sono state uccise 12 persone, mentre altre cinque che avevano perso la vita nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate sono state aggiunte al totale: i nuovi dato portano il totale delle vittime a quota 598. Attualmente, inoltre, 2.847 persone sono in carcere.  Uno tra i principali attori birmani, il 24enne Paing Takhon, sostenitore delle proteste anti golpe, è stato arrestato oggi dalle forze di sicurezza del Paese: lo riportano i media locali, secondo cui la giunta sta dando la caccia in questi giorni a oltre 100 personalità dello spettacolo che si sono schierate contro i militari.

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