giovedì, Marzo 28, 2024

Napoli, sgominato il clan camorristico “Sibillo”: arrestate 21 persone

Duro colpo al clan ‘Sibillo’, operante nel cuore di Napoli e reso celebre dai media come ‘la paranza dei bambini’, retto tra il 2013 e il 2015 dai fratelli Pasquale ed Emanuele Sibillo. I carabinieri del Comando Provinciale hanno arrestato 21 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco con le aggravanti delle finalità mafiose. Eseguito anche il sequestro del materiale presente all’interno dell’altarino realizzato per ricordare il “baby boss” Emanuele Sibillo, tra cui un busto raffigurante il suo volto, diverse foto e la grande struttura in vetro che proteggeva la nicchia. L’urna con le ceneri è stata restituita alla famiglia. L’intera struttura alta più di 2 metri e posta all’ingresso del palazzo dove vive gran parte della famiglia, in vico Santi Filippo e Giacomo, era stata realizzata sotto una nicchia contenente un quadro della Madonna, che non è stato rimosso. La figura di Sibillo, conosciuto anche con la sigla “ES17”, era diventata negli anni una sorta di “culto” per i giovani affiliati al clan attivo nel centro storico. L’azione dei Carabinieri, supportati dai Vigili del Fuoco, è stata ostacolata dall’intervento di alcuni familiari del giovane che hanno cercato di impedire la rimozione dell’altarino, sostenendo che l’area, appena all’interno del cortile del palazzo, fosse proprietà privata. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia Napoli Centro e coordinate dalla Dda partenopea, hanno documentato un’escalation di eventi – richieste estorsive ed esplosioni di ordigni e colpi d’arma da fuoco a fini intimidatori – che hanno segnato la quotidianità del centro storico, nell’ambito dei contrasti sorti con l’organizzazione camorristica rivale dei ‘Mazzarella’. Una vera e propria ‘strategia della tensione’ adottata dai clan per sollecitare l’intervento delle Forze dell’ordine e della Procura ai danni dei rivali. A farne le spese gli esercenti delle attività del centro, pizzerie ed esercizi commerciali, costretti a subire le richieste estorsive, le intimidazioni e le azioni violente.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli