giovedì, Aprile 25, 2024

Gaza, notte di tensione tra l’esercito israeliano e i miliziani di Hamas

Dopo una nottata di combattimenti fra Israele e Hamas a Gaza continuano i lanci di razzi da Gaza. Poco fa – ha fatto sapere l’esercito – sono risuonate le sirene di allarme nella città di Ashkelon, una delle più colpite, e nelle zone israeliane attorno alla Striscia. Intanto sono state richiamate 8 compagnie di riservisti della Guardia di frontiera per far fronte agli estesi disordini nelle località arabe di Israele. Le operazioni militari iniziate ieri fra Hamas ed Israele sono state chiamate dall’esercito israeliano ‘Operazione Guardiano delle Mura’. I vertici militari presumono che proseguirà per diversi giorni. A Gaza le milizie palestinesi hanno allestito una sala comune di operazioni. Nei loro media i lanci di razzi verso Israele sono chiamati ‘Operazione Spada di Gerusalemme’. In un video diffuso sul web, l’ala militare di Hamas ha affermato: ‘Gerusalemme ha chiamato, Gaza ha risposto’. Dalla Striscia, secondo il portavoce militare, sono stati lanciati ieri oltre 250 razzi verso lo Stato ebraico. I lanci sono proseguiti anche stamane, con un attacco ad Ashkelon, cittadina costiera non lontano dalla Striscia. Almeno 6 israeliani sono stati feriti dai razzi lanciati da Gaza. I razzi hanno colpito un edificio: in un appartamento il capofamiglia – secondo i media – è stato ferito in modo grave, mentre la moglie ed i loro due bambini in maniera leggera. In un altro appartamento, ad essere state ferite sono due persone. L’aviazione israeliana ha colpito 130 obiettivi militari a Gaza. Fonti palestinesi riferiscono che si sono avuti almeno 20 morti e decine di feriti. Incidenti fra dimostranti palestinesi e la polizia israeliana si sono verificati a Gerusalemme est. Manifestazioni di protesta anche in località arabe di Israele. Gravi disordini sono avvenuti la scorsa notte anche nella città a popolazione mista di Lod, a est di Tel Aviv. Secondo il quotidiano Makor Rishon dimostranti arabi hanno attaccato residenti ebrei in due rioni della città. Negli incidenti due dimostranti sono stati feriti da colpi di arma da fuoco ed uno di essi è deceduto poco dopo il ricovero in un ospedale cittadino. A quanto pare è stato colpito da un ebreo che temeva che sarebbe stato linciato dai dimostranti dopo che avevano già attaccato un commissariato di polizia, un museo e un collegio rabbinico. Negli attacchi aerei condotti da ieri a Gaza dall’aviazione israeliana sono stati uccisi 15 miliziani di Hamas. Lo ha riferito il portavoce militare Itay Silberman, secondo cui finora sono stati colpiti 140 obiettivi militari di Hamas “e noi manteniamo il piede sull’acceleratore. L’operazione proseguirà ancora per giorni”. Il portavoce ha stimato che decine di razzi sparati da Gaza sono ricaduti nella Striscia. “Una parte delle vittime locali sono state colpite, con certezza, da razzi difettosi palestinesi”, ha affermato. Ieri Hamas ha dato tempo ad Israele “fino alle 18 (le 17 in Italia) per far uscire i suoi soldati e i suoi coloni dalla Moschea Al Aqsa e dal rione di Sheikh Jarrah e di rilasciare chi è stato arrestato in questi giorni”. Lo ha detto il portavoce dell’ala militare di Hamas Abu Odeiba aggiungendo: “Siete stati avvertiti”. “C’è una seria preoccupazione per quanto sta accadendo” sulla Spianata delle Mosche a Gerusalemme. “E si invita ad evitare di alimentare le tensioni”. Lo dichiara l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri Ue. Secondo il primo ministro israeliano Netanyahu “Hamas ha varcato una linea rossa” lanciando razzi su Gerusalemme e “pagherà un duro prezzo”. L’escalation ha allertato il mondo intero ed ha suscitato le dure condanne da parte araba. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto preoccupato “per le continue violenze nella Gerusalemme Est occupata, nonché per i possibili sgomberi di famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan”. Il presidente turco Erdogan – che ha parlato con Abu Mazen e con il leader di Hamas Hanyeh – ha annunciato che “la Turchia farà tutto ciò che è in suo potere per mobilitare il mondo intero, e soprattutto il mondo islamico, per fermare il terrorismo e l’occupazione di Israele”. Da Ramallah, l’Autorità palestinese ha bollato come “criminale l’aggressione di Israele”.
Redazione
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