venerdì, Aprile 19, 2024

Dall’inizio della pandemia sono 109mila gli infermieri contagiati sul posto di lavoro e 87 quelli deceduti per Covid

Dall’inizio della pandemia sono “109mila gli infermieri contagiati sul posto di lavoro e, fino ad aprile, 87 quelli deceduti per Covid. Gli infermieri sono la categoria di personale sanitario maggiormente contagiato da Sars-Cov-2: ovviamente, soprattutto per l’altissimo livello di prossimità con i malati che non lasciano mai soli”. Lo denuncia la Fnopi (Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche) in occasione della Giornata mondiale dell’infermiere, in un report in cui sono stati elaborati i dati dell’Inail. “Con con la comparsa dei vaccini (gli infermieri sono stati il primo personale sanitario a essere vaccinato), – evidenzia la Fnopi – si registra una flessione delle infezioni: un dato che, da una parte, è positivo, vista l’attuale carenza di organici nei servizi sanitari, dall’altra, lo è ovviamente per il minor numero di soggetti coinvolti nell’infezione e quindi con minori conseguenze personali e minori rischi per i pazienti a cui non possono fare a meno di essere vicini”. “Per quanto riguarda i decessi degli infermieri, si nota un numero maggiore in particolare (ma non solo) nelle Regioni soggette alla prima fase della pandemia, quando, cioè, non c’erano sufficienti dispositivi di protezione individuale per garantire la sicurezza degli operatori impegnati 24 ore su 24 in prima linea – continuano gli infermieri – E dai dati si nota subito, in rapporto alla mortalità generale per Covid, che la mortalità degli infermieri sul lavoro segue l’andamento di quella dei casi registrati nella popolazione, in particolare con picchi in entrambi i casi ad aprile e novembre 2020”.
Redazione
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