venerdì, Aprile 19, 2024

Per la prima volta nella sua storia la diocesi di Roma è sottoposta all’audit contabile dell’ufficio del revisore generale della Santa Sede

Per la prima volta nella sua storia, la diocesi di Roma è sottoposta all’audit contabile dell’ufficio del revisore generale della Santa Sede. La verifica – che non è stata pubblicamente annunciata dal Vicariato di Roma, né dal Vaticano, ma che viene confermata dall’agenzia cattolica Aci Prensa – è iniziata nell’aprile di quest’anno. Tra gli obiettivi dell’audit vaticano sulla Diocesi di Roma c’è la valutazione del bilancio consuntivo e previsionale, oltre a vari aspetti dell’amministrazione e delle procedure, come gli investimenti finanziari, la gestione del patrimonio e le risorse umane. La Diocesi di Roma amministra più di 500 chiese, di cui 330 parrocchie, e numerosi enti, tra cui più di 100 associazioni pubbliche di fedeli e comprende circa 1.000 sacerdoti del clero. L’Ufficio del Revisore Generale della Santa Sede è presieduto da Alessandro Cassinis Righini che dispone di un team di revisori esperti. Essendo anche “autorità anticorruzione” del Vaticano, l’ufficio del revisore generale svolge il suo lavoro in autonomia dalla Segreteria per l’Economia. Recentemente diversi uffici della Diocesi di Roma hanno iniziato ad applicare alcuni criteri aziendali per stabilire, ad esempio, nuove regole nell’amministrazione delle risorse umane, del patrimonio immobiliare, degli investimenti finanziari, oltre ad alcuni progetti in vista del Giubileo che si svolgerà a Roma nel 2025.
Redazione
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