martedì, Marzo 19, 2024

“Cerveteri non sarà mai la discarica di altri Comuni”

Il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, pronto alle barricate

È pronto alle barricate il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci per scongiurare, ancora una volta, il rischio dell’insediamento di una discarica sul territorio. “Si sta parlando di Allumiere, Cerveteri come sede di una discarica di rifiuti – ha detto – Sembra che quando non sanno che fare pensano a questo comprensorio già vessato dalla discarica di Cupinoro, che ancora non ha completato il suo iter di bonifica, dalla centrale a carbone di Civitavecchia, che ha un aeroporto vicino”. Il primo cittadino ricorda le battaglie portate avanti, insieme al collega di Fiumicino, Esterino Montino, per scongiurare l’insediamento di una discarica a Pizzo del Prete, “abbiamo fatto delle osservazioni alle quali mai nessuno ci ha risposto”. “Non sappiamo cosa stia accadendo, le voci ci preoccupano”. Ma Pascucci avverte: “Ci faremo trovare pronti per la tutela di un patrimonio importantissimo, non solo dal punto di vista ambientale ma perché è anche sede di un sito Unesco”. E il primo cittadino ricorda come a Cerveteri dal primo luglio prenderà il via la Tarip, la tariffazione puntuale dei rifiuti. “Siamo uno dei primi comuni sui 20mila abitanti, stiamo facendo uno sforzo mentre altri Comuni, più grandi,  (come Roma, ndr), non hanno fatto partire nemmeno il porta a porta”. Pascucci ricorda inoltre come il Comune si era reso disponibile anni fa alla realizzazione di un impianto di compostaggio, “ma mai la discarica di altri Comuni”.
AGGIORNAMENTO del 15.06.2021 ore 17.23

Climati: “Lasciate in pace Cerveteri”

“Lasciate in pace Cerveteri, come tutti i comuni che compongono l’area metropolitana di Roma, che da anni praticano una raccolta porta a porta decente e non possono pagare i colpevoli ritardi ed i problemi non risolti della Capitale. Dopo 10 anni che a Cerveteri e dintorni siamo costretti a combattere contro questa minaccia scriteriata, ancora incombe il solito carosello o “lotteria” dei siti oggetto di mega-discarica. Sono sempre dieci anni e più che non si pratica una sufficiente raccolta porta a porta a Roma e si tratta come colonia ottocentesca il territorio dell’Hinterland, agro romano devastato e cementificato, polmone verde, risorsa agricola e ricco di luoghi dell’anima e rifugio vitale per i romani stessi, oltre che dormitorio pendolare forzato. Questo nonostante i municipi del comune di Roma dispongano di tanto spazio destinato a mini-impianti atti ad un ciclo virtuoso e possibili discariche provvisorie di servizio, extrema ratio, essendo la Capitale una delle aree più vaste in Europa sia come verde che per dimensioni territoriali; che ognuno si faccia carico dei propri problemi. Il problema risiede da anni non in una singola autorità amministrativa, ma nel “sistema AMA “ e nel ritardo mai colmato di sensibilizzazione della popolazione dell’Urbe al problema. A Cerveteri “abbiamo dato abbastanza” sul tema e si è creata e stratificata una sensibilità popolare e trasversale politica, merito dell’umiltà e del duro lavoro dei comitati che da anni combattono per la salvaguardia del Territorio in modo disinteressato e generoso. E’ il momento di unirci tutti aldilà di ogni steccato politico salvaguardando il bene comune ed il futuro del Territorio: alleati anche “col diavolo….per mandare al diavolo per sempre discariche ed ecomostri”, prodotto di scellerati ritardi e miopie di vizi capitali. Suoniamo le nostre campane: dobbiamo essere 38000guerrieri pronti ad una giusta difesa”. Così in una nota Luca Massimo Climati del gruppo storico dei Comitati Uniti territoriali per la chiusura ottenuta a Cupinoro.
Redazione
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