martedì, Aprile 16, 2024

Sparizione di Saman: per ora gli indagati sono cinque persone

Altre persone potrebbero aver condiviso il progetto criminoso dell’uccisione della diciottenne Saman Abbas. Sulla scorta degli elementi finora raccolti, gli investigatori starebbero valutando la sussistenza di profili di responsabilità in capo ad altri soggetti. Al momento gli indagati per omicidio premeditato sono e restano cinque. Si tratta dei genitori di Saman – Shabbar Abbas e Nazia Shaheen – fuggiti e irreperibili in Pakistan; dello zio Danish Hasnain – che il fratello minorenne della presunta vittima ha accusato in sede di incidente probatorio di essere l’esecutore materiale del delitto – fuggito in Europa; e di due cugini. Uno dei due – Nomanhulaq Nomanhulaq – è in fuga, si presume in Europa; l’altro – Ikram Ijaz – è l’unico arrestato e si trova in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato fermato in Francia nel tentativo di scappare in Spagna. Quest’ultimo ieri in videocollegamento ha assistito all’audizione protetta del testimone minorenne e i suoi legali hanno ribadito che presto renderà dichiarazioni spontanee al pm. Emergono anche nuovi dettagli sulla vicenda, in particolare sugli spostamenti della ragazza a metà aprile. Saman e il fidanzato, un connazionale che la famiglia non gradiva, avrebbero trascorso qualche giorno a Roma tra l’11 e il 20 aprile, nel periodo in cui la diciottenne ha lasciato la comunità protetta in cui viveva dopo la denuncia ai genitori e la data del rientro a casa a Novellara. È quanto riportato da ‘Le Storie di Quarto Grado’ nella puntata andata in onda ieri sera, 18 giugno.  Intanto proseguono nelle campagne di Novellara nella Bassa Reggiana le ricerche di Saman Abbas, la diciottenne pachistana che si ipotizza sia stata uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato in patria. Della ragazza si cerca il corpo, che si presume occultato nella vasta area agricola vicina all’azienda dove lavorava e viveva la famiglia. Per tutta la prossima settimana in particolare saranno passate al setaccio tutte quelle serre ancora non esplorate e che, sulla base di evidenze raccolte, potrebbero essere state utilizzate per nascondere il cadavere della giovane. Attività preliminare saranno perforazioni e carotaggi di queste serre per poter poi agevolare il lavoro delle unità cinofile, che saranno impiegate da metà della prossima settimana. Sarà nuovamente usato anche l’elettromagnetometro, strumento che serve per analizzare i terreni ancora più in profondità.
Redazione
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