giovedì, Aprile 25, 2024

Al Museo del Saxofono Michael Supnick Swinging 4et feat Vincenzo Barbato

Si chiude al Museo del Saxofono la rassegna estiva “Fai bei suoni”, ideata e realizzata da Attilio Berni, direttore del Museo e grande collezionista di centinaia di sassofoni. Sabato 7 agosto alle ore 21:30, l’ultimo appuntamento musicale della stagione sarà dunque con il Michael Supnick Swinging Quartet featuring Vincenzo Barbato. Con questa formazione Supnick propone un repertorio di classici con brani che hanno fatto epoca nel secolo scorso e ci continuano ad accompagnare, da Louis Armstrong a Louis Prima fino a Frank Sinatra. Secondo Supnick “lo stile swing e il ballo accolgono sempre consenso e sono sempre in crescita. Ora più che mai quella moda è ritornata in auge con la frequentazione odierna di molti negozi vintage e l’ascolto di vecchi dischi a 78 giri, per non parlare dei look ‘in stile retrò’ di molti nostalgici che ritrovano in quel mondo la stessa speranza di uscire dalla depressione economica del proprio Paese”. Con questo progetto il Supnick Swing Quartet si propone anche di mettere in rilievo che il rapporto tra la la musica jazz e il ballo sono parte di un tutto e che sono strettamente connesse: “Swingare è anche ballare con esplosione vitale di gioia: attualmente si dimentica che la musica jazz, quella nata a New Orleans, era sopratutto la musica popolare di quell’epoca. Questa musica accompagnava i momenti salienti della vita di ciascuna persona. Il riscatto della terra ostile degli schiavi ha trasformato questo passo, diventato poi danza, ed essa ci riconcilia e al tempo stesso ci libera per un attimo fugace. Questa è l’essenza dello swing e questo vogliamo proporre nel nostro concerto”. Come da abitudine il concerto sarà preceduto da un’apericena. Biglietti in vendita sul luogo o in prevendita sul sito Liveticket.it. Il Museo del Saxofono, dopo una pausa estiva, riaprirà a settembre con numerose novità.
Michael Supnick è nato a Worcester (USA) nel 1962. I suoi genitori, Lonnie Supnick e Judith Ephron erano studenti di psicologia. Sua madre gli ha trasmesso la passione artistica. Judith era nipote di Henry Ephron e Phoebe Wolkind Ephron, che a loro volta erano stati drammaturghi, sceneggiatori e produttori cinematografici americani negli anni ’40, ’50 e ’60. Anche i cugini di Judith, figlie di Henry e Phoebe, divennero degli scrittori, la più conosciuta tra loro era Nora Ephron, sceneggiatrice e produttrice del film “Harry ti presento Sally”. In famiglia Michael ascoltava tanta musica. Nei primi anni ’60 sua madre suonava la chitarra e cantava, frequentando artisti folk di Boston, tra cui Jim Kweskin, Joan Baez, Maria Muldaur e Bob Dylan. All’età di dieci anni iniziò a studiare il trombone, e al liceo proseguendo a suonare in orchestre di teatro con i musical come Showboat, Guys and Dolls e Carousel. A diciassette anni iniziò a frequentare le sue prime jam session con musicisti jazz locali, partecipando a concerti jazz ed eventi privati. A diciotto anni iniziò la Berklee College of Music dove si è laureato nel 1984. Dal 1985 vive a Roma con sua moglie, i due figli, e i loro due cani. Da oltre trent’anni è presente nell’ambiente Jazz italiano e internazionale partecipando e ai festival, concerti e incisioni discografiche. Inoltre vanta collaborazioni con musicisti come Marcello Rosa, Renzo Arbore, e Lino Patruno e tanti altri. Da quattro anni è direttore artistico del festival “Swing Marathon” in Albania per la Giornata internazionale del Jazz (UNESCO). Oltre a fare il musicista, Michael ha recitato in teatro e preso parte in diverse pellicole cinematografiche sia come attore che come musicista tra cui il film di Giuseppe Tornatore  “La leggenda del pianista sull’Oceano”.
Redazione
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