domenica, Aprile 28, 2024

Spagna, valanga di ricorsi sul lockdown della primavera dello scorso anno

Era stato il primo pensiero dei giuristi, tre settimane fa, quando la Corte costituzionale a Madrid aveva giudicato incostituzionale il primo lockdown nel paese iberico, quello della primavera 2020: la Spagna rischiava di trovarsi sotto una pioggia di ricorsi. Ed eccoli, puntualmente, arrivare: soltanto Reclamador.es, sito web dedicato proprio alla contestazione di multe online, ha ricevuto più di 300 richieste di risarcimento nelle ultime settimane. “Fino a quando non è arrivata la sentenza, siamo stati consultati da circa 10 o 15 persone a settimana” sottolinea Almudena Valiente, direttrice legale di Reclamador.es. “Nella prima settimana dopo la pronuncia le chiamate sono diventate 150 e nell’ultima 170. Questo solo per quanto riguarda noi. Immagino che la maggior parte delle organizzazioni che trattano questo tipo di materia abbiano perfino raddoppiato quel numero”. Non va meglio nell’ufficio Legálitas di Carlota Zapata. “Di solito ricevo 30 o 40 chiamate al giorno, ma su questo argomento ce ne sono almeno 10 in più al giorno e siamo comunque in estate”, dice Zapata. Ma non tutti coloro che chiamano soddisfano i requisiti. per la contestazione “Si decreta la nullità dello stato di allarme, del primo stato di allarme. Non so poi se questo si allargherà o avrà altre conseguenze. I reclami per le mascherine non valgono. quelli relativi alle Comunità Autonome neppure”, aggiunge Zapata. Dal canto suo, Almudena Valiente sottolinea che “sebbene siamo fiduciosi che rispetto al secondo stato di allarme si verificherà lo stesso, al momento la sentenza di cui stiamo parlando si riferisce solo al primo periodo, quello dal 14 marzo al 4 maggio”. Secondo Reclamador.es, la maggior parte delle richieste si verificano sulle multe con il valore più basso. Ciò consente in molti casi che la persona interessata possa richiedere l’annullamento in autonomia, sebbene farlo non sia raccomandato in casi più complicati . “In tutti i casi occorre la delibera sanzionatoria, il documento comprovante il pagamento e il documento di riconoscimento o di rappresentanza se si agisce con un avvocato”.
Redazione
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