venerdì, Marzo 29, 2024

Bimbo di colore picchiato dai coetanei: interviene il sindaco di Allumiere, Pasquini

ALLUMIERE – ”Allumiere non è e non sarà mai una cittadina razzista”. Ad esprimersi così il sindaco Antonio Pasquini e gli amministratori locali che, martedì pomeriggio, hanno incontrato la mamma del bimbo picchiato da un gruppo di ragazzini di 9-10 bambini “per capire come siano andate realmente le cose”. “Quanto accaduto l’altra sera – stigmatizza il sindaco Pasquini – è un gesto di grave maleducazione che va sicuramente condannato, un comportamento deplorevole in merito al quale bisognerà opportunamente intervenire. Quella di Allumiere, però, è una comunità inclusiva che ha fatto sempre della diversità una risorsa e sarebbe davvero scorretto asserire il contrario”. Domenica pomeriggio il sindaco ha incontrato la mamma del bimbo “per dimostrargli la nostra vicinanza e, con l’occasione, mangiare una pizza insieme”. Poi, martedì pomeriggio, la famiglia ha avuto un incontro cordiale e costruttivo con il responsabile dei Servizi sociali, Enrico Fracassa, con l’assessore alla Pubblica istruzione, Tiziana Cimaroli e coi consiglieri Sante Superchi e Dania Trotti. Un incontro durante il quale la donna, che frequenta Allumiere dal 2009 e che vi risiede dal 2011, ha confermato l’accoglienza e l’inclusione sempre mostrata da tutti e da alcune famiglie in particolare. “Sicuramente si è trattato di un episodio spiacevole – ha sottolineato Pasquini – che però andava discusso nelle sedi opportune e non certo sui social, dove i fraintendimenti e le strumentalizzazioni sono dietro l’angolo”. Per solidarietà, il consiglio comunale dei ragazzi ha inviato una mozione in cui viene chiesto all’amministrazione comunale ”di farsi promotori affinché gli enti preposti attuino programmi di prevenzione, su tutto il territorio del comune, che possano favorire la capacità degli studenti di relazionarsi nel rispetto degli altri e di realizzare eventi ad hoc volti a stoppare il fenomeno, in collaborazione con l’istituto comprensivo”. Intanto le assessore Tiziana Cimaroli (Pubblica Istruzione) e Brunella Franceschini (Cultura e Pari Opportunità), insieme ad Enrico Fracassa (Servizi Sociali) stanno già pensando alla maniera più efficace per promuovere percorsi formativi e informativi sia per prevenire questi fenomeni che per individuarli precocemente.
AGGIORNAMENTO del 9.09.2021 ire 18.20

Italia Viva: «Necessaria un’attività di monitoraggio»

Il partito politico Italia Viva Litoranea Nord risponde alle affermazioni del sindaco di Allumiere: «Gli eventi di violenza e bullismo sono sempre più frequenti sul nostro territorio e preoccupano tutti. Maggiore afflizione ed apprensione si genera quando questi stessi fatti sono perpetrati da minori di sempre più giovane età». «Nessun segnale deve essere sottovalutato – affermano da Italia Viva – nessun evento può essere derubricato a banale atto di goliardia o di eccessiva leggerezza, magari collegandolo alla giovane età dei soggetti coinvolti». «Una società inclusiva ed attenta – aggiungono dal partito di Matteo Renzi e Marietta Tidei – deve essere capace di valutare questi eventi per la loro reale portata. Le attività di monitoraggio, insieme al lavoro collettivo che ogni comunità, insieme alla scuola e delle associazioni culturali, sono preziosissime e necessarie per costruire, con grande impegno umano e quotidiano, una società generosa ed accogliente”.
AGGIORNAMENTO del 9.09.2021 ire 18.21

Il portavoce dell’associazione Gay friendly, Peris: «Controlleremo i percorsi avviati dal Comune»

L’associazione Gayfriendly, per mezzo del suo portavoce Manolo Peris, stigmatizza la risposta dell’amministrazione comunale “perché sminuisce ciò che è accaduto: aver picchiato in braccio un bambino solo perché è di colore è bullismo non una bravata – scrive Manolo Peris – l’associazione che rappresento è stata chiamata dai famigliari e siamo subito intervenuti. Sarà mia premura controllare i percorsi formativi che sta organizzando il Comune per verificare se si porteranno a termine e per evitare che non venga strumentalizzata questa situazione. La mia associazione ha fornito subito del personale competente e qualificato al bambino vittima di questa aggressione e la dottoressa Antonella Appetecchi ha fornito subito assistenza al bambino. Il Comune cosa ha fatto oltre all’articolino? Ripeto che la mia associazione mette a disposizione psicologi, medici, avvocati ed esperti gratuitamente: siamo al servizio di tutte quelle persone che ne hanno necessità”.
Redazione
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