Il primo ministro britannico Boris Johnson è intervenuto sulla vicenda delle condizioni di salute della regina Elisabetta, assicurando ai sudditi che “mentre parliamo Sua Maestà è di nuovo al lavoro alla sua scrivania”. Il premier, in vista in un centro vaccinale londinese, ha quindi inviato, a nome di tutto il governo, “tutti i possibili migliori auguri” alla sovrana. In precedenza, una fonte aveva riferito ai media che la regina, dopo il breve ricovero in ospedale, stava “riposando” e assolvendo alcuni compiti “leggeri”. Parole che si sono aggiunte a quelle ufficiali di Buckingham Palace, secondo le quali la regina, che ora si trova nel Castello di Windsor, è in “buono spirito”. Buckingham Palace è stata costretta nella tarda serata di giovedì a rivelare che il giorno prima la regina era entrata in ospedale per effettuare degli “esami preliminari”, dopo che il tabloid Sun ne aveva dato la notizia. La circostanza ha irritato i media, che ora si mostrano sospettosi riguardo alle versioni ufficiali di Palazzo. E tra le questioni che vengono dibattute c’è quella del confine che separa la sfera privata e il diritto alla privacy di Elisabetta, dalla necessità di conoscere con esattezza le condizioni di salute del capo dello Stato. Era dal 2013 che l’anziana regina, rimasta vedova lo scorso aprile, non era costretta a trascorrere una notte in ospedale. Allora, si era trattato di una gastroenterite. Sempre Buckingham Palace ha riferito del “disappunto” col quale la sovrana è stata costretta a rinunciare al viaggio ufficiale in Irlanda del Nord e la “riluttanza” con la quale ha accettato il consiglio dei medici. Del resto, che Elisabetta non intenda minimamente farsi da parte o rallentare la sua attività istituzionale è dimostrato dal modo, garbato ma deciso, col quale ha rifiutato nei giorni scorsi il premio Anziana dell’Anno, che le era stato conferito da una rivista.