sabato, Maggio 4, 2024

Natale, l’ira di Papa Francesco: “Il documento della Ue sul Natale è un anacronismo da laicità annacquata”

“Il documento della Ue sul Natale è un anacronismo” da “laicità annacquata” ha detto Papa Francesco rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo che lo riportava a Roma a conclusione del viaggio a Cipro e in Grecia. “Nella storia – ha osservato –  tante dittature hanno cercato di fare queste cose, penso a Napoleone, o alla dittatura nazista, alla comunista”. “Oggi è una moda, di una laicità annacquata, è acqua distillata.”, ha aggiunto Francesco. “Questo mi fa pensare a una cosa, credo che sia necessaria. L’Ue deve prendere in mano gli ideali dei padri fondatori, stare attenta alle colonizzazioni ideologiche. L’Ue deve rispettare ogni paese per come è strutturato dentro e la varietà non deve uniformare. Ogni paese ha la propria peculiarità, si rispetti la singolarità di ogni Paese e stare attenti”. “Contro la democrazia oggi vedo due pericoli – ha risposto il Papa – uno sono i populismi, che di qua e di là cominciano a far vedere le unghie. Penso al grande populismo del secolo scorso che è stato il nazismo”. “Un altro modo di indebolire la democrazia -ha aggiunto -, più lentamente, è quando si sacrificano i valori nazionali, verso un ‘impero’, un governo sovranazionale. È una cosa che deve far pensare”. “È in un orizzonte non lontano l’incontro con Kirill”, patriarca di Mosca ha annunciato Papa Francesco nella conferenza stampa sul volo da Atene a Roma, lasciando intendere che sarà lui a visitare il Pontefice in Vaticano. Poi ha aggiunto: “Io sono disposto ad andare a Mosca, per dialogare con un fratello non ci sono protocolli, un fratello è un fratello. Siamo fratelli e ci diciamo le cose in faccia, è bello vedere litigare i fratelli, appartengono alla stessa madre Chiesa, ma sono un po’ divisi. Noi dobbiamo camminare verso l’unità, sono riconoscente ai patriarchi che hanno voglia di camminare insieme. I teologi continuino a studiare perché ci fa bene ma allo stesso tempo noi continuiamo a camminare insieme facendo la carità insieme, pregando insieme. Questo lo possiamo fare noi, il resto lo facciano i teologi che noi non capiamo come si fa”. “Quando il chiacchiericcio cresce, cresce, cresce e toglie la fama, come poteva governare Aupetit? Un uomo a cui hanno tolto la fama pubblicamente non può governare, per questo ho accettato le sue dimissioni, non sull’altare della verità ma sull’altare dell’ipocrisia” ha commentato Papa Francesco a proposito delle dimissioni dell’arcivescovo di Parigi, finito al centro di uno scandalo sessuale mediatico, accettate il 2 dicembre.
Redazione
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