domenica, Maggio 19, 2024

Vaticano, il grido di dolore di Papa Francesco: “Cala il bilancio per l’istruzione, aumento quello per le armi a livello mondiale”

“Negli ultimi anni è sensibilmente diminuito, a livello mondiale, il bilancio per l’istruzione e l’educazione, considerate spese piuttosto che investimenti. Eppure, esse costituiscono i vettori primari di uno sviluppo umano integrale: rendono la persona più libera e responsabile e sono indispensabili per la difesa e la promozione della pace”. Così il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2022. “Le spese militari, invece – denuncia Francesco-, sono aumentate, superando il livello registrato al termine della ‘guerra fredda’, e sembrano destinate a crescere in modo esorbitante”. “È dunque opportuno e urgente – rileva il Papa – che quanti hanno responsabilità di governo elaborino politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti”. D’altronde,”il perseguimento di un reale processo di disarmo internazionale non può che arrecare grandi benefici allo sviluppo di popoli e nazioni, liberando risorse finanziarie da impiegare in maniera più appropriata per la salute, la scuola, le infrastrutture, la cura del territorio e così via”. Francesco auspica che “all’investimento sull’educazione si accompagni un più consistente impegno per promuovere la cultura della cura”, che, “di fronte alle fratture della società e all’inerzia delle istituzioni, può diventare il linguaggio comune che abbatte le barriere e costruisce ponti”. Inoltre indica la necessità di “un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature”. Un patto, spiega il Pontefice, “che promuova l’educazione all’ecologia integrale, secondo un modello culturale di pace, di sviluppo e di sostenibilità, incentrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente”. “La pandemia da Covid-19 ha aggravato la situazione del mondo del lavoro, che stava già affrontando molteplici sfide”, dice il Papa. “Milioni di attività economiche e produttive sono fallite – spiega Francesco -; i lavoratori precari sono sempre più vulnerabili;molti di coloro che svolgono servizi essenziali sono ancor più nascosti alla coscienza pubblica e politica; l’istruzione a distanza ha in molti casi generato una regressione nell’apprendimento e nei percorsi scolastici”. Inoltre, “i giovani che si affacciano al mercato professionale e gli adulti caduti nella disoccupazione affrontano oggi prospettive drammatiche”. In particolare, spiega ancora Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2022, “l’impatto della crisi sull’economia informale, che spesso coinvolge i lavoratori migranti, è stato devastante”.”Molti di loro – prosegue – non sono riconosciuti dalle leggi nazionali, come se non esistessero; vivono in condizioni molto precarie per sé e per le loro famiglie, esposti a varie forme di schiavitù e privi di un sistema di welfare che li protegga”. “A ciò si aggiunga – osserva Bergoglio – che attualmente solo un terzo della popolazione mondiale in età lavorativa gode di un sistema di protezione sociale, o può usufruirne solo in forme limitate”. “In molti Paesi – aggiunge – crescono la violenza e la criminalità organizzata, soffocando la libertà e la dignità delle persone, avvelenando l’economia e impedendo che si sviluppi il bene comune”. “La risposta a questa situazione -conclude il Papa – non può che passare attraverso un ampliamento delle opportunità di lavoro dignitoso”.
Redazione
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