domenica, Aprile 28, 2024

Covid, un anno fa iniziava la campagna vaccinale in Italia: 108 milioni di somministrazioni in 12 mesi

Un anno fa l’inizio della campagna vaccinale dava una nuova e definitiva chiave di volta nella lotta al Covid, con una sfida organizzativa di portata storica che si è dimostrata fondamentale per contrastare la pandemia. Il 27 dicembre 2020 è entrato nella storia come il V-Day (o Vax Day), con l’Europa che inaugurava la più grande campagna vaccinale di sempre. In Italia in un anno sono state 108 milioni le dosi di vaccino somministrate. Il 21 dicembre del 2020 l’Ema approva l’utilizzo del vaccino Comirnaty, prodotto da  Pfizer-BioNTech. Il giorno successivo l’Aifa dà l’ok all’impiego in Italia e, a dieci mesi dall’inizio della pandemia, l’attesa finisce. L’Italia, primo Paese europeo colpito dalla pandemia, dopo essersi distinta per le severe ed efficaci misure di prevenzione messe in campo, ha diritto a poco più del 13% delle fiale acquistate da Bruxelles. Si capisce subito che la partita delle vaccinazioni è legata, in modo imprescindibile, a quella della ripartenza. All’inizio del 2020 le immunizzazioni partono, ma non decollano: i rifornimenti delle fiale procedono lenti e si bloccano a più riprese. Inoltre montano polemiche sul progetto di costruire una serie di costosi hub e non esiste omogeneità tra le Regioni, che nelle somministrazioni vanno ognuna con passo diverso. Con il cambio di governo e l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi, Arcuri salta e al suo posto arriva, a inizio marzo, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Il nuovo commissario, comandante logistico dell’esercito, riorganizza la campagna con grandi hub per i quali vengono utilizzate strutture esistenti ben organizzate grazie a procedure già usate da esercito e protezione civile. E’ l’inizio della svolta: il numero delle dosi somministrate si moltiplica in modo esponenziale e nel giro di un mese si passa da una media di 100 mila a 300 mila dosi al giorno. Nonostante le difficoltà nei rifornimenti, la campagna avanza e cresce il numero dei sieri autorizzati: dopo Pfizer e Moderna, arrivano in Italia anche i sieri a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnson.
Redazione
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