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Traffico di reperti storici, il prof. Almagià fa chiarezza: “Non sono indagato, procedimenti archiviati”

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Il professor Edoardo Almagià
L’Esperto in Questioni Internazionali e Appassionato di Arte Antica e Medievale, professor Edoardo Almagià, è stato citato in uno dei nostri servizi giornalistici in merito al traffico di manufatti tra l’America e l’Italia. Nel contesto dell’articolo pubblicato in data 16 dicembre 2021, si parla di alcune vecchie indagini che lo videro protagonista ma archiviate dalle Procure, non è mai stato rinviato a giudizio. Il prof. Almagià ci ha scritto proprio per precisare la sua posizione: “Spettabile Editore, in esercizio del rimedio della rettifica di cui all’art. 8 L. 8 febbraio 1948, n. 47, con riferimento all’articolo “New York restituisce all’Italia 200 antichità rubate e recuperate dagli investigatori americani dal valore complessivo di 10 milioni di dollari”, pubblicato in data 16 dicembre 2021, e, in particolare, al passaggio in cui è scritto: “Per decenni Edoardo Almagià è stato indagato dalle autorità americane e italiane. Nel 2012 subì un processo con l’accusa di saccheggio di tombe etrusche e romane, la magistratura italiana lo ha assolto ma gli ha imposto la confisca di tutte le reliquie in suo possesso scrivendo che i suoi affari hanno contribuito a “uno dei più grandi saccheggi del patrimonio culturale italiano”. In una intervista anni fa Edoardo Almagià disse: “Ho venduto cose dall’Italia, ci sono oggetti nei musei statunitensi che indubbiamente sono stati rubati dagli scavi ma quando non sono oggetti della massima importanza, penso che dovrebbero rimanere lì in modo che possano essere apprezzati dai visitatori americani”, si omette di riferire che negli unici procedimenti penali a mio carico (Proc. Rep. Trib. Napoli R.G.N.R. 5814/12; Proc. Rep. Trib. Roma R.G.N.R. 3306/06) non è stato mai chiesto il rinvio a giudizio. Essi sono stati archiviati su richiesta delle stesse Procure della Repubblica competenti. Non sono quindi indagato per i fatti riportati nell’articolo, che non corrispondono a verità”. (Edoardo Almagià)

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