sabato, Maggio 4, 2024

Ponte sullo Stretto di Messina: il governo Draghi avvia lo studio sulla fattibilità

Primo passo del governo Draghi per ridiscutere il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ha informato il Consiglio dei Ministri  sulle azioni necessarie per avviare la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un sistema di attraversamento stabile dello Stretto. Lo studio, spiega una nota del ministero, “dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del ponte aereo a più campate”, valutandone la “sostenibilità” e mettendola a confronto con la soluzione del ponte a campata unica e con la cosiddetta “opzione zero”.Inoltre, comunica il ministero, “lo studio deve fornire gli elementi, di natura tecnica e conoscitiva, occorrenti per valutare la realizzabilità del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche sotto il profilo economico-finanziario. All’acquisizione del documento di fattibilità tecnico-economica – si legge ancora – provvederà, tramite procedura di evidenza pubblica, la società Rfi Spa, in quanto capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell’intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani”. Il ministero ha quindi dato mandato alla Direzione generale di avviare il processo amministrativo per lo studio di fattibilità, attingendo ai fondi stanziati allo scopo dall’ultima legge di bilancio.
Nel frattempo, il dicastero guidato da Giovannini ricorda che nei mesi scorsi il governo ha provveduto a potenziare le attuali modalità di attraversamento dello Stretto, anche grazie ai fondi del Pnrr. 510 milioni di euro le risorse messe a disposizione. Gli interventi messi in atto – spiega il comunicato stampa – vanno nella direzione di favorire la transizione ecologica della mobilità marittima e la riduzione dell’inquinamento. Tra le iniziative adottate – continua il comunicato –  “figurano, tra le altre, la riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario con la messa in esercizio di due nuove navi e l’ibridizzazione di tutta la flotta, il rinnovo del materiale rotabile ferroviario per velocizzare le manovre di carico/scarico dei treni, la riqualificazione del naviglio veloce per i passeggeri e delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni”. Sono previsti, infine, interventi per migliorare l’accessibilità stradale ai porti.
Redazione
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