martedì, Maggio 14, 2024

Oggi è la giornata mondiale contro lo spreco alimentare: gli italiani buttano 65 chili di cibo ogni anno

Oggi è la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Un evento relativamente recente, organizzato per la nona volta, ma di grande rilevanza sociale. È tempo di fronteggiare i problemi concreti del nostro tempo e il tanto cibo che gettiamo via ogni anno è una vera e propria piaga. Così come per tutti i cambiamenti che si desiderano nel mondo, occorre partire da sé, dal proprio comportamento. Se provassimo a mettere sotto la lente d’ingrandimento il nostro atteggiamento casalingo, ci renderemmo facilmente conto di quanti atteggiamenti sbagliati abbiamo accumulato nel corso del tempo. Ecco, dunque, alcuni consigli pratici per contrastare lo spreco alimentare. Secondo la Fao, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, gli italiani arrivano a sprecare fino a 65 chili di cibo all’anno. Cifre da capogiro, che superano di molto la media europea. Ma cosa finisce nella nostra spazzatura che può rientrare pienamente nella categoria degli sprechi? Principalmente si tratta di verdura, frutta, cereali e alimenti freschi. Pessime abitudini sulle quali è possibile intervenire. Preparare attentamente la lista della spesa consente di acquistare il necessario, così da non ritrovarsi con scorte eccessive di uno stesso alimento, che potrebbero sfociare in uno spreco. Basti pensare a uova e formaggi, ad esempio, così come alle buste d’insalata pronta. Una spesa ben organizzata consente anche d’avere tutto sotto controllo e risparmiare una cifra interessante ogni mese.
  1. Il rapporto con le date di scadenza è davvero problematico. Sulle confezioni è possibile leggere la ben nota dicitura “consumarsi preferibilmente entro”. Ciò non vuol dire che il tutto va gettato nel cestino allo scoccare della mezzanotte. Si dovrà di certo controllare lo stato dell’alimento in questione, ben sapendo, però, che al sopraggiungere della data tutto ciò che accadrà, nella stragrande maggioranza dei casi, sarà solo un inizio di perdita di alcune proprietà organolettiche, come il profumo e il gusto ad esempio.
  2. Prestare attenzione al frigo è molto importante. Ritrovarsi con gli scaffali vuoti non è il massimo ma, al tempo stesso, rimpinzarlo non è consigliabile. Si corre il rischio di “perdere” dei cibi nel caos generato. Dimenticare d’aver acquistato un prodotto per poi gettarlo via mesi dopo è qualcosa di tremendamente comune.
  3. Attenzione all’ingordigia. Ritrovarsi nel piatto un cibo squisito può farci venir voglia di un bis. Meglio controllare le porzioni di quest’ultimo. Ci si potrebbe ritrovare di colpo “pieni” e non in grado di mangiare del tutto la nuova porzione. Meglio lasciare del cibo in pentola o in teglia, piuttosto che trasformarlo in scarto nel piatto. Ciò si collega a un altro consiglio: cuciniamo gli avanzi.
  4. Il cibo non esteticamente eccellente non è di serie B. Se alcuni prodotti sono troppo maturi si può pensare di sfruttarli per arricchire dei dolci, preparare zuppe e altro ancora. A ciò si collega un altro discorso. Se vi resta un quantitativo limitato di un cibo, non gettatelo via perché non basta come contorno (si pensi alle verdure). Sfruttatelo per ricavare una ricetta più complessa, che non ne richieda una grande abbondanza.
Redazione
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