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Covid, parla il commissario Gentiloni: “La crescita riprenderà già in primavera”

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Il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni
È solo un rallentamento temporaneo della crescita. Questo il messaggio che la Commissione Europea che ha voluto inviare con le nuove previsioni economiche. Un messaggio di relativo ottimismo mentre sta cambiando velocemente il contesto delle politiche monetarie. Sia il vicepresidente, Valdis Dombvrovskis, sia il commissario all’economia, Paolo Gentiloni, insistono sulla transitorietà della frenata del ritmo della ripresa economica, che ormai ha dato luogo a una fase di crescita non effimera. Dombrovskis segnala che “guardando al futuro prevediamo di tornare alla marcia alta entro la fine dell’anno, man mano che alcuni dei colli di bottiglia all’attività produttiva si allenteranno”. Gentiloni è sicuro: “Prevediamo che la crescita riprenderà velocità già questa primavera”.
Il successo della campagna di vaccinazione
Dombrovskis mette in luce il fatto che l’economia europea “ha ora riguadagnato tutto il terreno perso durante il culmine della crisi, grazie al successo delle campagne di vaccinazione e al sostegno coordinato della politica economica. La disoccupazione ha raggiunto il minimo storico. Questi sono risultati importanti’. Certo ci sono ombre e le principali sono costituite dal ‘significativo aumento dell’inflazione (specie dei prezzi dell’energia) insieme alle strozzature nella catena di approvvigionamento e nel mercato del lavoro”. Fattori che “stanno frenando la crescita”. In ogni caso “i fondamentali della Ue rimangono solidi e saranno ulteriormente rafforzati quando i Paesi inizieranno a mettere in atto i loro piani di ripresa e resilienza”.
Gentiloni: “La crescita riprenderà già in primavera”
Il commissario Gentiloni ricorda che “molti venti contrari hanno raffreddato l’economia europea questo inverno: la rapida diffusione di Omicron, un ulteriore aumento dell’inflazione guidato dall’impennata dei prezzi dell’energia e dalle persistenti interruzioni della catena di approvvigionamento. Con questi venti contrari che dovrebbero attenuarsi progressivamente, prevediamo che la crescita riprenderà velocità già questa primavera”. Ciononostante l’ex premier italiano avverte: “È probabile che le pressioni sui prezzi rimarranno forti fino all’estate, dopodiché l’inflazione dovrebbe diminuire con la moderazione della crescita dei prezzi dell’energia e l’allentamento delle strozzature nell’offerta. Tuttavia, l’incertezza e i rischi rimangono elevati”.
Tra i rischi di peggioramento anche le tensioni geopolitiche
Il commissario Gentiloni si è dilungato sui rischi e le incertezze della fase attuale parlando di “rischi equilibrati per la crescita e rischi al rialzo per l’inflazione”. In generale incertezza e i rischi intorno alle previsioni economiche restano elevati “anche perché l’andamento futuro della pandemia resta imprevedibile”. L’equilibrio dei rischi per la crescita appare bilanciato, spiega Gentiloni: “Sul lato negativo, l’attuale ondata di infezioni potrebbe avere un impatto economico più duraturo di quanto ipotizzato, portando nuove interruzioni alle catene di approvvigionamento critiche. Al di fuori della Ue, questo rischio è maggiore, poiché i tassi di vaccinazione in molte regioni rimangono bassi. Sul lato del miglioramento, invece, la domanda delle famiglie potrebbe accelerare più del previsto, come già sperimentato nel periodo successivo alla riapertura delle economie nel 2020 e lo scorso anno. Inoltre, gli investimenti promossi dal Recovery Fund potrebbero generare un maggiore impulso all’attività attraverso maggiori ricadute intersettoriali e transnazionali”. Quanto ai rischi derivanti dalle attuali tensioni geopolitiche (crisi sull’Ucraina e relazioni con la Russia in primo luogo), dice Gentiloni, “qui abbiamo qualcosa di diverso da un rischio al ribasso di una previsione economica : la pace, la stabilità e la crescita economica sono ovviamente strettamente connesse”.
Gentiloni: “L’Italia a livello di Pil pre pandemia in queste settimane”
“Il contesto dell’Italia è piuttosto chiaro: l’economia tende a riprendere i livelli di crescita pre pandema in queste settimane, quindi più velocemente di quanto si era immaginato qualche tempo fa” Lo ha detto il commissario Paolo Gentiloni. Le previsioni per l’Italia sono di una crescita positiva nel 2022 e nel 2023: “Abbiamo considerato nelle stime anche l’influenza dell’attuazione degli investimenti previsti dai piani nazionali come se tutto andasse nella direzione giusta e per questo è molto importante che ciò avvenga”. In relazione all’effetto dell’aumento dei tassi di interesse su paesi come Italia e Grecia, Gentiloni ha detto che “nelle stime teniamo conto delle aspettative dei mercati sui tassi di interessi, non siamo inconsapevoli” di quanto sta accadendo attualmente. Tuttavia, ha aggiunto che la presidente della Bce, Lagarde, ha reiterato recentemente che ogni manovra (che fosse decisa) “sarà graduale”. In ogni caso “i tassi di interesse reali attualmente sono in territorio negativo e ciò indica che le condizioni finanziarie restano favorevoli anche per i Paesi ad alto debito”. Quanto alla ripresa di settori decisivi dell’economia, come il turismo, il commissario all’economia, richiesto in particolare di pronunciarsi sulla questione delle concessioni delle spiagge, Gentiloni ha detto che per queste ultime “non occorre rivedere le norme, la soluzione indicata dalla Commissione è semplice e riguarda di avviare gare per le concessioni esistenti tenendo conto delle professionalità, ma senza favorire dei soggetti rispetto ad altri perché una cosa è tenere conto delle ricadute sociali, un’altra cosa è favorire questo o quello rispetto alla concorrenza”.
La carenza di manodopera ha raggiunto i massimi storici
Nell’ultimo trimestre del 2021, il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto dei valori pre pandemia e a dicembre ha raggiunto i minimi storici del 6,4% nella Ue e del 7% nell’area dell’euro. L’occupazione nella Ue è aumentata dello 0,9% nel terzo trimestre, aggiungendo circa 1,8 milioni di posti di lavoro e colmando il divario con i livelli pre-pandemia. Il divario in termini di ore lavorate si è ridotto a un solo punto percentuale. Sono i dati snocciolati dal commissario all’economia Paolo Gentiloni alla conferenza stampa di presentazione delle nuove stime su crescita e inflazione che indicano come il mercato del lavoro si sia ripreso. Tuttavia, ha notato Gentiloni, “la crescita dell’occupazione non sta al passo con l’aumento della domanda di lavoro: il lavoro è un fattore sempre più importante che limita la produzione in diversi settori e le indagini presso le imprese della Commissione mostrano che la carenza di manodopera segnalata ha raggiunto i massimi storici nei settori dell’industria, dei servizi e delle costruzioni a gennaio”. Per il futuro, l’indicatore delle aspettative di occupazione della Commissione a gennaio ha mostrato ancora una domanda di lavoro robusta, anche se si è leggermente attenuata rispetto al picco di novembre. Nel complesso, ha comunque concluso Gentiloni, “continuiamo a prevedere un’evoluzione dell’occupazione in tandem con l’attività economica”.

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