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Guerra in Ucraina, dall’inizio dell’invasione russa la Polonia ha accolto oltre 500mila profughi in fuga dalle bombe

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“Dall’inizio dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina la Polonia ha aperto i suoi confini. Abbiamo circa otto punti di passaggio aperti, e sono aperti a tutti quanti. Negli ultimi sei giorni abbiamo accettato in Polonia circa 500mila persone in Polonia, senza assolutamente alcuna discriminazione. Questa versione dei fatti è stata diffusa in tutta l’Unione Europea a partire dalla narrazione russa e non è assolutamente vera”. Lo afferma all’Adnkronos Jan Waszczykowski, eurodeputato polacco presidente della Delegazione alla commissione parlamentare dell’associazione Ue-Ucraina e membro del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, che risponde così alle notizie, raccolte dalla stampa internazionale e dai social media e balzate all’attenzione della stessa Unione Europea, sulle presunte discriminazioni tra profughi che la Polonia starebbe effettuando al confine con l’Ucraina. “Queste notizie -spiega l’europarlamentare- le abbiamo lette da parte dei media europei, dai giornali occidentali, ma non corrispondono assolutamente a verità. Noi non abbiamo fatto nessuna discriminazione, abbiamo accettato oltre 500mila persone senza sapere da dove venissero“. Sulle notizie riportate, Waszczykowski osserva: “Sono stati registrati degli incidenti dalla parte ucraina, perché c’erano studenti indiani e africani senza documenti che volevano oltrepassare il confine, e si sedevano sugli autobus senza avere posti, perché i posti erano per i rifugiati. Quindi, semplicemente gli è stato chiesto di aspettare e di far salire prima le famiglie dei rifugiati”.

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