venerdì, Maggio 10, 2024

Guerra in Ucraina, i Paesi Occidenti chiedono la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu

Guerra Ucraina-Russia, i Paesi occidentali – tra cui gli Usa, la Gran Bretagna, la Francia – hanno chiesto per oggi pomeriggio la convocazione di una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere degli sviluppi della situazione a Kiev. Intanto, dopo una giornata caratterizzata dagli attacchi agli edifici adibiti a rifugio dei civili ucraini, tra cui il teatro di Mariupol, il capo dell’amministrazione regionale di Donetsk accusa Mosca di “terrorismo”, mentre in un video arriva la nuova condanna del presidente ucraino Zelensky, che parla di circa 103 bambini uccisi dall’inizio del conflitto, puntando il dito contro gli “invasori” che saranno “responsabili di tutti i crimini di guerra contro gli ucraini”. E di Putin “criminale di guerra” ha parlato il presidente americano Joe Biden, scatenando la dura reazione del Cremlino. “Inaccettabili” le parole del numero uno Usa, colpevole secondo il portavoce Peskov anche di una “imperdonabile retorica”. E’ in questo clima che i “difficili” negoziati vanno avanti. E mentre il tema della neutralità dell’Ucraina finisce sul tavolo dei colloqui, con Kiev che respinge il ‘modello Svezia’, il Financial Times svela una bozza di accordo per la pace in 15 punti su cui “Ucraina e Russia hanno fatto progressi significativi”. Secondo la testata, il piano include il cessate il fuoco ed il ritiro delle truppe russe in cambio della dichiarazioni di neutralità di Kiev, che dovrebbe accettare anche limiti alle sue forze armate. Secondo tre persone al corrente dei colloqui citate dal quotidiano britannico, la proposta nel suo complesso è stata discussa lunedì dai negoziatori dei due Paesi e implicherebbe la rinuncia dell’Ucraina ad entrare nella Nato, con la promessa di non ospitare basi militari stranieri. Kiev, tuttavia, avrebbe la ‘protezione’ di alleati come Stati Uniti, Regno Unito e Turchia. Una ‘bozza’, però, che per Kiev “rappresenta la posizione della parte russa. Niente di più”.
Redazione
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