martedì, Maggio 7, 2024

Governo, sull’aumento delle spese militari, probabile il ricorso alla fiducia

Il tema dell’aumento delle spese militari per la difesa fino al 2% del Pil entro il 2024 di certo sarà oggetto di discussione a Palazzo Chigi: il presidente del Consiglio Mario Draghi vedrà il leader del M5s, Giuseppe Conte, che da giorni si è messo di traverso sull’argomento nonostante il richiamo alla coesione lanciato dal premier a Bruxelles. Al termine del Consiglio europeo Draghi aveva infatti lanciato un messaggio chiaro, ricordando a tutti che in questo momento “l’unica cosa che può fare una politica che vuole bene al Paese e vuole la pace è stare uniti”. Il leader pentastellato tuttavia anche oggi ha tenuto il punto ribadendo che gli impegni con la Nato “sono stati presi nel 2014, non sono stati onorati e non possono essere onorati dopo due anni di pandemia e in un momento di emergenza energetica. Farlo con una tempistica così stretta sarebbe una presa in giro per gli italiani”. Nel pieno del braccio di ferro, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, intervenendo alla cerimonia per i 99 anni dell’Aeronautica militare, ha intanto sottolineato che gli investimenti per la Difesa sono “importanti e funzionali ai nostri beni più preziosi, la sicurezza, presupposto imprescindibile per la pace, giacché la capacità di deterrenza è fondamentale per preservare i valori fondamentali della nostra società e le conquiste delle nostre democrazie, recentemente drammaticamente messe a repentaglio dalla sanguinosa invasione dell’Ucraina”. “Lo spazio e il cyber-spazio – ha quindi aggiunto – sono le nuove frontiere dove la Difesa deve fronteggiare minacce in continua evoluzione”.
Redazione
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