venerdì, Maggio 17, 2024

Guerra in Ucraina, lo choc dei giovanissimi soldati russi mandati a morire per mano di Putin

Nella loro vita hanno conosciuto un unico uomo al potere nel loro Paese, la Russia: Vladimir Vladimirovich Putin. Sono i giovani militari russi, neanche ventenni, mandati a combattere in Ucraina nelle fila dell’Armata della Federazione. E a morire. E’ la cosiddetta. Giovanissimi, dunque, “alcuni di leva e in prima linea senza addestramento, per lo più provenienti dai posti più sperduti del Paese”, si legge nei reportage de Il Corriere della Sera e sui media britannici, che hanno raccolto le testimonianze nelle città d’origine, in Siberia, ai piedi degli Urali o al confine con la Mongolia. Paesi spesso sperduti dove non tutti torneranno, forse, neppure in una bara, per una degna sepoltura.Tra i più giovani caduti finora identificati, c’è  David Arutyunyan, da Kyakhta, a sud del lago Bajkal, nato l’8 marzo 2003 e morto nella regione del Donbass, colpito da una scheggia. E come David, che prestava servizio a Pskov, quartier generale dei paracadutisti d’élite russi e il cui convoglio è stato colpito dall’artiglieria ucraina, ci sono, o meglio, c’erano Yegor Pochkaenko, Ilya Kubik, Khusinbai Masharipov, Anatoly Torsunov, Denis Fesenko… e la lista si allunga con decine e decine di nomi. Ragazzi con spesso alle spalle appena un anno di leva, inesperti e impreparati ad affrontare una guerra vera. Carne da macello. Pochkaenko, per esempio, era stato inviato dalla sua casa di Belogorsk, nella Russia orientale, in Ucraina, per morire il giorno prima del suo diciannovesimo compleanno, all’inizio delle ostilità. Yegor Melnikov, 18 anni, residente nella città di Belogorsk, regione dell’Amur, è morto nel Donbass il 24 febbraio, il giorno dopo avrebbe compiuto 19 anni. Postumo, gli è stato consegnato un premio statale per il coraggio e papà Eduard lo ha celebrato su Instagram come un eroe. “Questo è mio figlio Yegor Eduardovich – ha scritto pubblicando un’immagine del ragazzo in divisa. – Sono orgoglioso di lui, non mi vergogno! Morto durante il servizio militare in Ucraina il 24.02.22. Gloria agli eroi!”.
Redazione
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