Home Ladispoli “Lo sviluppo turistico di Ladispoli passa anche per il Biodistretto Etrusco Romano”

“Lo sviluppo turistico di Ladispoli passa anche per il Biodistretto Etrusco Romano”

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“L’impegno continua nel consiglio comunale di Ladispoli con una mozione che ho presentato per aderire al “Biodistretto Etrusco Romano”. Turismo, Agricoltura biologica, Ambiente, Sviluppo sostenibile e Fare Rete nel Territorio sono le parole chiave che mi accompagnano da sempre nella mia attività politica (basta ricordare ad esempio l’Alleanza turistica dell’Etruria Meridionale). La mozione è stata votata all’unanimità con l’impegno di verificare le condizioni nelle forme e nei modi, approfondendo le opportunità nell’apposita commissione consiliare. Ho accolto alcuni emendamenti per portare un esito positivo alla votazione in aula. Ora però è necessario di evidenziare l’importanza dello sviluppo turistico al fine di promuovere questo come altre occasioni per alzare il livello e porre sempre più l’attenzione su un rilancio turistico del territorio. Ma cosa è nello specifico e a cosa serve un biodistretto? La Regione, attraverso l’individuazione e il riconoscimento dei biodistretti, persegue, in particolare, l’obiettivo di: a) valorizzare la conservazione delle risorse naturali e locali impiegando le stesse nei processi produttivi agricoli, al fine di salvaguardare l’ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio; b) valorizzare e sostenere la produzione, il confezionamento, la commercializzazione, la distribuzione e la promozione dei prodotti biologici; c) favorire e semplificare l’applicazione delle norme di certificazione biologica e ambientale previste dal regolamento (CE) n. 2018/848/UE e dalla normativa statale; d) favorire i rapporti commerciali tra i soggetti della filiera; e) promuovere e sostenere l’agricoltura sociale finalizzata ad impiegare risorse umane nelle aziende agricole per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di educazione e di ricreazione; f) promuovere la sovranità alimentare, la coesione e la partecipazione dei soggetti economici e sociali presenti in un ambito territoriale delimitato ed omogeneo; g) promuovere e sostenere le azioni finalizzate alla valorizzazione e conservazione della biodiversità, agricola e naturale, del paesaggio e del patrimonio storico culturale; h) applicare i concetti di eco-sostenibilità economica, ambientale ed energetica alla filiera, in un’ottica di uso razionale delle energie e delle fonti energetiche rinnovabili; i) favorire la riduzione dell’impatto ambientale anche attraverso il miglioramento e recupero dei terreni marginali, l’incremento della fertilità di quelli esistenti, la riduzione delle emissioni di gas serra e della produzione pro capite dei rifiuti, la salvaguardia delle risorse idriche anche attraverso la tutela delle aree di escavazione dismesse non recuperate ed interessate da falde acquifere esposte o superficializzate, la limitazione di consumo di suolo ed il contrasto alle monoculture; l) promuovere l’apicoltura come attività rilevante per il mantenimento della biodiversità; m) garantire la sicurezza degli alimenti; n) sostenere il posizionamento sui mercati nazionali ed internazionali delle imprese; o) promuovere e sostenere le attività eco compatibili collegate all’agricoltura biologica, quali l’offerta di prodotti biologici nella ristorazione pubblica e collettiva, la vendita diretta, la filiera corta, la produzione di energie rinnovabili, l’attività agrituristica, il turismo rurale, l’eco-turismo, il turismo culturale e quello enogastronomico; p) promuovere l’agroecologia e favorire la biodiversità tenendo conto della Dichiarazione del Forum internazionale di agroecologia di Nyéléni, Mali, del 27 febbraio 2015 e della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali. Sulla base di tutte queste opportunità con Delibera di Giunta Regionale del 01 ottobre 2019 n.683, è stato individuato e riconosciuto il distretto biologico denominato “Biodistretto Etrusco Romano”. Possono assumere la qualifica di associati al Biodistretto, produttori agricoli biologici o in convenzione, operatori biologici, enti pubblici e privati, associazioni di promozione e/o ristorazione privata e collettiva, operatori dell’accoglienza e del commercio, soggetti pubblici e privati che ricadono nell’ambito del distretto biologici. Il Biodistretto, senza scopo di lucro, ha come finalità ed obiettivi quelli di valorizzare la natura, il paesaggio, l’ambiente, i beni storici e archeologici e l’agricoltura, attraverso la promozione e la diffusione delle loro eccellenze, attraverso anche la promozione ed organizzazione di iniziative sociali, sportive e culturali, nonché del turismo rurale; Le finalità e gli obiettivi perseguiti dal Biodistretto sono in linea con le realtà produttive, turistiche e sociali del Comune di Ladispoli che, pertanto, potrebbe trarre beneficio dall’adesione allo Biodistretto stesso. Il Piano triennale del Biodistretto è un piano molto elastico, in quanto ogni anno e quando ci sono novità, può accogliere argomenti nuovi legati al territorio, al turismo, o ad attività a questi connessi, o legati alle aziende agricole. Ogni anno è possibile rimodulare i progetti in funzione delle disponibilità finanziarie della Regione: maggiori sono i fondi, maggiori sono le attività che è possibile svolgere”. Queste le parole di Federico Ascani, Consigliere comunale PD Ladispoli e Consigliere metropolitano PD

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