lunedì, Aprile 29, 2024

Cinghiali, è allarme per l’oasi naturale di Torre Flavia

Tracce di cinghiali erano state trovate nelle scorse settimane in spiaggia e sulle dune sabbiose di Torre Flavia. E quell’allarme lanciato ai volontari dell’oasi da un birdwatcher in perlustrazione ora trova riscontro pure dalle immagini sempre di un “collega” ambientalista: Giancarlo Santoro. Sarebbero una decina i cinghiali, tra cui i piccoli nati, ad aver preso possesso dei sentieri del Monumento naturale. Alcuni sono stati immortalati in foto pure mentre nuotavano nello stagno, fotografie che presto hanno fatto il giro dei social. Un pericolo per i cittadini, specie se il cinghiale continua ad andare a passeggio tranquillamente sul tratto costiero tra Ladispoli e Campo di Mare in compagnia dei piccoletti, ma rischiano grosso anche gli esemplari della palude, tra cui gli uccelli protetti. Fratini e corrieri piccoli in primis, poi ci sono altri uccelli ma anche la flora e la vegetazione autoctona ben conservata grazie al prezioso lavoro degli ambientalisti. L’eventuale stazionamento di cinghiali, a caccia di cibo, sarebbe un bel guaio per l’ecosistema non solo faunistico. «Occorre intervenire immediatamente – parla Rita Paone, responsabile Marevivo Lazio – si attivino le forze preposte anche per impedire che dei cacciatori possano introdursi nella palude per le loro illecite attività. Devono essere presi e portati in una riserva o comunque in un habitat a loro congeniale per evitare danni nell’oasi protetta». Si è attivato anche il gestore della Palude per conto di Città Metropolitana. In queste ore si sta valutando l’ipotesi di utilizzare un drone per capire dall’alto in quale zona del litorale si possano essere rifugiati gli ospiti. A presidiare via terra ci saranno i volontari delle Guardie ambientali. «Pensiamo più verso via del Begolaro – racconta Corrado Battisti – certo è una situazione da tenere d’occhio costantemente. Consiglierei ai cittadini di non avvicinarsi di sera alla Palude, e di non portare i cani: potrebbero subire attacchi. Naturalmente vige anche l’ordinanza che proibisce l’ingresso degli amici a quattro zampe».
Redazione
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