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Calcio, parla Carlo Ancelotti: “Dopo il Real sì, probabilmente smetto”

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“Dopo il Real sì, probabilmente smetto”. Così l’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti ai microfoni di Prime Video, dove parla, per la prima volta, del suo ritiro a poche ore dalla semifinale di ritorno Champions League contro il Manchester City. “Se il Real Madrid mi tiene qui per dieci anni, allenerò per dieci anni -prosegue il tecnico emiliano-. Mi piacerebbe stare con i miei nipoti, andare in vacanza con mia moglie, ci sono tante cose da fare che ho tralasciato e che mi piacerebbe fare. Andare in tanti posti in cui non sono mai stato”, afferma. “Non sono mai stato in Australia. Non sono mai stato a Rio de Janeiro. Andare a trovare mia sorella più spesso. Purtroppo non è che si può fare tutto, e quindi il giorno in cui smetterò avrò tutte queste cose da fare”, aggiunge. Ancelotti si esprime poi su un possibile futuro da ct: “Sì, una Nazionale ci sarebbe ma adesso è prematuro, non sicuramente per questo Mondiale. Mondiale 2026, perché no? Potrebbe essere. Alla domanda ‘Il Canada?’, ha risposto: “Perché no? Mi piacerebbe, certo. Il Canada ha fatto benissimo”. Quanto a Benzema, “una delle sue caratteristiche e della sua carriera è stata la continuità. Ha progredito sempre, non ha avuto una carriera di alti e bassi, una carriera costantemente ad alti livelli. Forse adesso è al livello più alto della sua carriera”. “Karim non va allenato, ma neanche gestito. Karim va utilizzato. Gestito si gestisce da solo perché è un grande professionista, molto umile, un grande giocatore – sottolinea Ancelotti – A Karim non gli si dice niente, questa è la verità. Molte partite ce le ha risolte, è stato determinante in questa stagione”. “Al momento è uno dei giocatori più famosi al mondo e mantiene una grande umiltà, e credo che questa sia la sua forza -aggiunge il tecnico emiliano – Non si vince solo per Benzema, dietro c’è la struttura forte di un club forte, e la qualità di una rosa che è di alto livello”. Il Pallone d’Oro? “Non c’è un se e un ma. Credo che lo vincerà lui”.

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