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Guerra in Ucraina, proseguono i negoziati del Consiglio europeo per il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia

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I negoziati sul sesto pacchetto Ue di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina “continuano al Consiglio”, quindi “per ora non ci sono novità”. E, in assenza di sviluppi decisivi nel fine settimana, la palla passerà ai ministri degli Esteri, che si riuniranno lunedì prossimo a Bruxelles in un Consiglio in calendario da tempo. L’embargo, graduale, alle importazioni di petrolio è tuttora bloccato dall’Ungheria, che chiede compensazioni e proroghe. Le discussioni avvengono ormai a livello di leader e capitali, spiegano fonti diplomatiche a Bruxelles, tanto che il Coreper oggi non ha affrontato il tema. Lunedì prossimo si riunirà il Consiglio Affari Esteri e, in assenza di progressi nel weekend, il pacchetto incagliato planerà sul tavolo dei ministri, che proveranno a sciogliere i nodi. “Il lavoro continua – ha detto l’Alto Rappresentante Josep Borrell a Weissenhaus, in Germania, a margine della riunione  ministeriale del G7 – il Consiglio Affari Esteri lunedì ne parlerà: io darò un nuovo impulso politico per un accordo. Sono sicuro che lo avremo: ci serve un accordo e lo avremo, perché dobbiamo liberarci dalla dipendenza dal petrolio russo”. Le discussioni avvengono ormai a livello di leader e capitali, spiegano fonti diplomatiche a Bruxelles, tanto che il Coreper oggi non ha affrontato il tema. Lunedì prossimo si riunirà il Consiglio Affari Esteri e, in assenza di progressi nel weekend, il pacchetto incagliato planerà sul tavolo dei ministri, che proveranno a sciogliere i nodi. “Il lavoro continua – ha detto l’Alto Rappresentante Josep Borrell a Weissenhaus, in Germania, a margine della riunione ministeriale del G7 – il Consiglio Affari Esteri lunedì ne parlerà: io darò un nuovo impulso politico per un accordo. Sono sicuro che lo avremo: ci serve un accordo e lo avremo, perché dobbiamo liberarci dalla dipendenza dal petrolio russo”.

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