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Festa del 2 Giugno: “Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace”

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“Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace. L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad
accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto offerto al Quirinale per la Festa del 2 giugno ai Capi missione accreditati in Italia. “Esistono per il genere umano, con la più grande evidenza, beni condivisi e gravi pericoli comuni – ha aggiunto il Capo dello Stato – che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale”. “Non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti. A cerchi concentrici le sofferenze si vanno allargando, colpendo altri popoli e nazioni”. “Accanto alle vittime e alle devastazioni provocate sul terreno dello scontro – sottolinea il capo dello Stato – la rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare di molti Paesi; sull’ambito della gestione delle normali relazioni, incluse quelle economiche e commerciali. Reca grave danno al perseguimento degli obiettivi legati all’emergenza climatica. Un conflitto come quello in corso ha, inevitabilmente, effetti globali, intercetta e fa retrocedere il progresso della condizione dell’umanità. Ci interpella tutti. La comunità internazionale vede pesantemente messi in discussione risultati faticosamente raggiunti negli ultimi decenni. Sembra l’avverarsi di scenari che vedono l’umanità protagonista della propria rovina”. “Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e la Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Appuntamento al Quirinale con il presidente Sergio Mattarella per il consueto concerto davanti al corpo diplomatico in occasione della celebrazione del 2 giugno della Festa della Repubblica che quest’anno compie 76 anni. Senza rappresentanti di Russia e Bielorussia. Il concerto, aperto dall’esecuzione dell’Inno di Mameli, ha visto, in apertura, il saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tradizionalmente questo appuntamento rappresenta l’avvio delle feste per la celebrazione al Colle del 2 giugno. Un appuntamento che vede, come da tradizione, la riunione del corpo diplomatico accreditato che tra capi missioni e incaricati di affari raccoglie in Italia oltre 150 persone. Insieme ai diplomatici presente tutto il governo, con il premier Mario Draghi in testa, e le più alte cariche istituzionali come i presidenti di Senato, Casellati, e Camera, Fico. Non erano presenti i rappresentanti di Russia e Bielorussia. Non per una scelta italiana o del Quirinale, ma come conseguenza delle indicazioni arrivate da Bruxelles. Di fronte alla guerra decisa dalla Russia contro l’Ucraina, l’Unione europea ha deciso di escludere Russia e Bielorussia da determinate manifestazioni. L’Italia ha recepito quanto arrivato dall’Ue e si è adeguata. Il Concerto eseguito al Quirinale dall’ Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia è stato diretto dal Maestro Myung Whun Chung con musiche di Ludwig van Beethoven e Pietro Mascagni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato l’onorificenza di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana al Maestro Myung-Whun Chung. Non c’è stato, per ragioni legate alle misure precauzionali adottate per il contrasto all’infezione da Covid 19, il tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale.

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