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Eurispes: ecco il codice di autoregolamentazione dei prodotti senza combustione e dei tabacchi da inalazione

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L’Istituto Eurispes presenta oggi con una conferenza stampa a Roma presso la Sala convegni ‘Gianfranco Imperatori’ dell’Associazione Civita, il Codice di autoregolamentazione in merito alla comunicazione e alla vendita dei prodotti senza combustione (liquidi da inalazione senza combustione, con o senza nicotina, e i tabacchi da inalazione senza combustione nonché i relativi dispositivi elettronici per il loro utilizzo) per assicurare la massima salvaguardia dei minori e dei non fumatori e identificare formule e modalità di corretta informazione per i fumatori adulti verso una scelta consapevole rispetto a comportamenti e abitudini potenzialmente meno dannosi per la salute. Il Codice, si legge in una nota, è stato elaborato da un Tavolo di lavoro sui prodotti senza combustione coordinato dall’Eurispes, nella condivisa visione che la loro introduzione nel mercato rappresenta un’alternativa al fumo a potenziale rischio ridotto per i fumatori adulti, rispetto al consumo del tradizionale tabacco combusto, pur ricordando che la raccomandazione primaria è cessare completamente l’utilizzo di ogni prodotto del tabacco e della nicotina. Posizione, questa, che da anni l’Eurispes avanza nel pubblico dibattito supportata da numerose ricerche. Il Tavolo infatti ritiene che le evidenze dei danni alla salute derivanti dal consumo del tabacco combusto richiedano che la lotta al tabagismo si avvalga, accanto agli strumenti tradizionali, anche di alternative al fumo a potenziale rischio ridotto da mettere a disposizione dei fumatori adulti, quali i Prodotti senza Combustione. Di fronte ai dati che mostrano le difficoltà che continua ad incontrare la lotta al fumo, l’unica ricetta promossa nel nostro Paese resta quella dell’invito alla cessazione. Vale la pena mettere a confronto questo aspetto con le indagini campionarie svolte periodicamente dall’Eurispes dalle quali emerge che la larga maggioranza dei circa 11,5 milioni di fumatori non è in grado o non vuole neanche provare a “smettere”. Come emerge dalle indagini dell’Eurispes, il 62% dei fumatori non ha mai provato a smettere di fumare e solo lo 0,16% dei fumatori si rivolge ai Centri antifumo, il principale servizio offerto per la cessazione il cui numero è fra l’altro diminuito del 20% nello scorso biennio (2021).

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