lunedì, Aprile 29, 2024

Usa, il cantante R. Kelly è stato condannato a 30 anni di carcere per abusi sessuali

Il cantante R. Kelly è stato condannato da una giuria di New York a 30 anni, il massimo della pena chiesto dall’accusa, per aver adescato donne e bambini e per aver guidato per oltre due decenni una rete criminale a Chicago che reclutava donne sottoponendole ad abusi sessuali e psicologici. L’ex star 55enne, autore tra l’altro del pezzo ‘I believe I can fly’ per il quale ha vinto un Grammy nel 1996, era stato riconosciuto colpevole lo scorso settembre dopo che l’accusa l’aveva descritto come uno “stupratore seriale e un predatore che manteneva il controllo sulle sue vittime con qualsiasi trucco”. La sua squadra di  avvocati, la stessa che è riuscita a far rimettere in libertà il comico Bill Cosby dopo una condanna per molestie sessuali, aveva cercato invano di ottenere una pena più mite invocando gli abusi che lo stesso cantante avrebbe subito anche in famiglia durante l’infanzia. Durante il processo sono state presentate centinaia di prove, scritte, videoregistrate e audioregistrate degli abusi a cui l’imputato, con l’aiuto dei suoi dipendenti e collaboratori, sottoponeva le sue vittime. Il cantante ha dovuto anche ascoltare le testimonianze di sette donne, molte delle quali in lacrime, che hanno ricordato la sofferenza e le conseguenze degli abusi a cui erano state sottoposte. Una di loro, Lizzette Martinez, 45 anni, ha raccontato che ancora combatte con i suoi problemi mentali
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli