giovedì, Aprile 25, 2024

Letteratura, gli 80 anni della scrittrice cilena Isabel Allende

Oggi spegne 80 candeline: Isabel Allende, la scrittrice cilena diventata famosa già con il primo romanzo, la Casa degli spiriti, che a sua volta festeggia il 40esimo compleanno. Tra le edizioni commemorative annunciate quella della casa editrice Penguin Random House, che includerà una prefazione dell’autrice. “Questo libro ha avuto l’effetto di un tifone su di me: mi ha sollevato in aria, mi ha scosso fino all’osso, mi ha strappato da un’esistenza mediocre e mi ha lanciato in un orizzonte aperto di infinite possibilità”, scrive Allende nella prefazione . “Nei quarant’anni che sono trascorsi da allora ho sofferto perdite, dolori e lutti, ho cambiato paesi e mariti, ho accumulato anche molti successi, che di solito turbano le persone, ma niente mi ha fatto perdere il mio centro, perché scrivere è la mia bussola. Tutto ciò che mi fa male finisce per trasmutarsi nell’alchimia della letteratura”. Isabel Allende è nata nel 1942 a Lima. La famiglia si trova qui in questo periodo per motivi di lavoro. La madre si trasferisce a Santiago del Cile, ospitata nella casa del nonno, che verrà rievocata poi ne ‘La casa degli spiriti’. Grazie all’aiuto dello zio Salvador Allende i ragazzi poterono avere una vita agiata. Durante l’infanzia trascorsa nella casa dei nonni, Isabel ha imparato a leggere e a nutrire la propria fantasia con letture prelevate dalla biblioteca del nonno. La madre si sposa con un altro diplomatico e inizieranno ad effettuare permanenze in vari paesi. Le esperienze in Bolivia, in Europa ed in Libano sveleranno alla piccola sognatrice un mondo diverso da quello in cui è cresciuta. All’età di 15 anni, desiderosa di indipendenza, ritorna a Santiago ed a 17 anni inizia a lavorare come segretaria presso il ‘Dipartimento dell’informazione’, un ufficio della FAO. A 19 anni sposa con Miguel Frías con cui avrà due figli: Nicholás e Paula. In questo periodo accede al mondo del giornalismo che insieme all’esperienza teatrale sarà il suo migliore elemento formativo. L’11 settembre 1973 il colpo di stato militare guidato dal Generale Augusto Pinochet termina un’altra fase della vita della Allende. La scrittrice s’impegna a favore dei perseguitati dal regime trovando loro asilo politico, nascondigli sicuri e facendo filtrare notizie del paese. Decide di emigrare e, seguita dalla famiglia, si ferma per tredici anni in Venezuela, dove scrive su vari quotidiani. Di fatto autoesiliatasi, comincia a scrivere per sfogare la propria rabbia e sofferenza. Nasce così il primo romanzo, rifiutato da tutte le case editrici latino-americane per il fatto di essere firmato da un nome non soltanto sconosciuto e femminile. Nell’autunno del 1982 ‘La casa degli spiriti’, una cronaca familiare sullo sfondo del mutamento politico ed economico nell’America latina, viene pubblicato a Barcellona da Plaza y Janés. Il successo divampa inizialmente in Europa e da lì passa negli Stati Uniti. Da quel momento in poi, inanellerà un successo dopo l’altro. A 45 anni Isabel Allende divorzia dal marito e nel 1988 si sposa in seconde nozze con William Gordon che conosce durante un viaggio a San José, negli Stati Uniti.
Redazione
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