lunedì, Aprile 29, 2024

Standard & Poor’s stima che “la bolletta energetica dell’Europa supererà i suoi livelli pre-pandemia di ben oltre mille miliardi di euro”

Standard & Poor’s stima che “la bolletta energetica dell’Europa supererà i suoi livelli pre-pandemia di ben oltre mille miliardi di euro” per effetto della stretta alle esportazioni di gas russo. “Gli alti prezzi aggraveranno la questione su chi debba sopportare questo massiccio fardello finanziario”, si legge in un report dell’agenzia di rating dedicato alle utilities europee. La chiusura “a tempo indeterminato” del Nord Stream, che S&P considera “permanente” nel suo scenario di base, aggiunge infatti pressione sulle aziende energetiche in relazione ai prezzi, alle forniture di gas ed energia elettrica e alla loro liquidità.
“Anche se lo stop del gasdotto riduce le forniture invernali all’Europa di solo il 2%, a fronte del livello di flussi di agosto, tutti i cali marginali pesano esponenzialmente sui prezzi di mercato, come l’aumento a doppia cifra di lunedì conferma”, ha detto
Dubois-Pelerin, responsabile per le utilities dell’area Emea di S&P. E ha aggiunto: “Le pressioni per rifornirsi e l’indicazione dei governi per accumulare ‘riserve a qualsiasi costo’ per far fronte alla stretta di Mosca non sono i soli fattori che ci aspettiamo continueranno a sostenere i prezzi altissimi di gas ed elettricità nei prossimi mesi”.

I mercati

Avvio volatile per il gas sul mercato di Amsterdam con il prezzo dei future sul Ttf che ha oscillato tra un massimo di 247 euro al megawattora (3%) in avvio di seduta e un minimo di 225 euro (-6,2%). In questo momento il benchmark del prezzo europeo del gas cede il 4,5% a 229 euro, con gli operatori che soppesano le contromisure – a partire dal price cap – a cui l’Europa sta lavorando per rispondere alla stretta della Russia e ai suoi effetti sui prezzi.I segnali sempre più forti per un rallentamento dell’economia mondiale e una recessione in alcuni paesi, il rafforzamento del dollaro e i nuovi pesanti lockdown della Cina causa Covid, colpiscono i prezzi del petrolio. Il greggio Wti del Texas scende dell’1,69% a 85 dollari al barile tornando così ai livelli di gennaio. Il Brent del Mare del Nord segna un calo dell’1,31% a 91,52 dollari.
Redazione
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