Il blackout che si è verificato oggi a Energodar, la cittadina che ospita la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, “compromette la sicurezza delle operazioni”. Lo afferma l’Aiea, che mantiene nell’impianto due ispettori per il monitoraggio della situazione. “È totalmente inaccettabile. Questo non può continuare”, ha detto il direttore generale Rafael Grossi in una nota, chiedendo di “cessare immediatamente i bombardamenti nella zona”. Le forze russe che da inizio marzo controllano la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno ucciso due dipendenti ucraini dell’impianto e commesso violenze nei confronti di decine di altri lavoratori. Lo ha denunciato il capo dell’agenzia per l’energia nucleare di Kiev, Petro Kotin. “E’ stato gradualmente instaurato un regime di vessazioni”, con “torture” e “pestaggi del personale”, ha detto Kotin, secondo cui due lavoratori “sono stati picchiati a morte”.