venerdì, Maggio 3, 2024

Il centrodestra e la scelta dei ministri: la casella più delicata per Giorgia Meloni è la poltrona in via XX Settembre

Ipotesi Panetta al Tesoro, Tajani a Esteri o Difesa, Lega all’Agricoltura. Giorgia Meloni lavora alla squadra, nella quale probabilmente le due forze alleate, Lega e Forza Italia, avranno pari peso. A Matteo Salvini potrebbe andare Agricoltura o Riforme mentre per il leader del Carroccio sembra sfumare un bis al Viminale. Se infatti all’Interno è probabile l’ingresso del prefetto di Roma Matteo Piantedosi, che piace a Meloni, è probabile che alle Infrastrutture vada un uomo del Carroccio. Ma il puzzle è ancora tutto da comporre.
Vicepremier e presidenti delle Camere – Tra le ipotesi ci sarebbe quella di avere due vicepremier: uno Salvini (che non tornerebbe al Viminale), l’altro Tajani. Quest’ultimo potrebbe anche ricoprire la presidenza della Camera, mentre quella del Senato potrebbe andare al leghista Calderoli. Ma pare che Meloni gradirebbe tenersi stretto, in quella posizione, Ignazio La Russa.
Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio – Il “Giornale” fa il nome di un fedelissimo della leader di FdI, Giovanbattista Fazzolari, ma in corsa ci sarebbe anche il fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto, secondo La Stampa. Nel ruolo del segretario generale della Presidenza del Consiglio invece Meloni vedrebbe bene Carlo Deodato, consigliere di Stato, attuale capo del dipartimento Affari giuridici di Palazzo Chigi.

Ministero dell’Economia – Giorgia Meloni vuole convincere ad accettare l’incarico Fabio Panetta, oggi nel board della Bce, ex direttore generale di Bankitalia. Sarebbe in corsa anche Domenico Siniscalco, che ha già ricoperto la carica nel secondo e terzo governo Berlusconi e che è stato anche direttore generale del Tesoro: oggi è a capo della filiale italiana di Morgan Stanley. Il Mef potrebbe inoltre essere diviso (ma sembra che l’ipotesi non piaccia a Giorgia Meloni) e in questo caso un candidato sarebbe Maurizio Leo, responsabile economico di FdI. Ma si ipotizza anche una conferma di Daniele Franco come segnare di rassicurazione all’estero sui conti e sulla gestione del Pnrr.

Ministero dell’Interno – Al Viminale vorrebbe andare Salvini, ma Giorgia Meloni resta scettica sull’ipotesi. Si rafforza invece l’ipotesi del prefetto di Roma Matteo Piantedosi, che potrebbe essere affiancato da un viceministro leghista.
Ministero degli Esteri – Tra i nomi che circolano per la Farnesina c’è Antonio Tajani (Forza Italia).

Ministero della Salute – Proprio Tajani avrebbe suggerito a Meloni il nome di Licia Ronzulli (Forza Italia) come erede di Speranza. Ma il partito di Berlusconi pensa anche ad Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano, rimasto fuori dal Parlamento. E spunta anche il nome di Letizia Moratti, data in pole dalla “Repubblica”.

Ministero della Difesa – In questa casella potrebbe entrare Antonio Tajani se non gli venisse concessa la Farnesina. Ma il “Giornale” ipotizza l’attuale presidente del Copasir Adolfo Urso, oltre agli ambasciatori Giulio Terzi di Santagata e Stefano Pontecorvo.

Ministero della Transizione ecologica – Circola il nome dell’ex sottosegretaria Vannia Gava.

Ministero della Giustizia – Matteo Salvini punta a dare l’incarico a Giulia Bongiorno, ma per un posto così delicato serve il via libera del Quirinale. In corsa c’è anche Carlo Nordio.

Ministero dell’Istruzione – Per il momento circolano pochi nomi, tra cui quello del braccio destro di Berlusconi Licia Ronzulli, che potrebbe ottenere l’incarico nel caso in cui non riuscisse ad occuparsi della Salute.

Ministero dello Sviluppo economico – Per questa casella c’è l’ipotesi di Matteo Salvini.

Ministero dei Rapporti con il Parlamento – Si fa il nome di Maurizio Lupi, sul quale ci sarebbe l’appoggio di Giorgia Meloni.

Ministero di Trasporti e infrastrutture – Sembra che in pole position ci sia il leghista Edoardo Rixi, ex vice di Toninelli. In corsa c’è però anche Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, che ha seguito da vicino la questione ex Alitalia.

Ministero delle Riforme – Il nome di Matteo Salvini gira come ipotetico ministro in questo ruolo insieme a quello di Marcello Pera.

Ministero dell’Agricoltura – L’incarico potrebbe interessare a Matteo Salvini, ma si parla anche di un altro leghista, Gianmarco Centinaio.

Ministero del Welfare – Si pensa a Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito.

Ministero delle Politiche europee – Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei

Ministero della Cultura – Si fa il nome dell’ex consigliere di amministrazione della Rai Giampaolo Rossi e quello di Gennaro Sangiuliano.

Ministero del Mare – Spunta anche l’ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l’ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli