sabato, Aprile 20, 2024

Elon Musk torna su Twitter al prezzo di 54,20 dollari ad azione: il prezzo offerto in aprile per un totale di 44 miliardi di dollari

Elon Musk ha proposto di acquistare Twitter al prezzo di 54,20 dollari ad azione, ossia il prezzo offerto in aprile per un totale di 44 miliardi di dollari, evitando potenzialmente una delle cause più controverse nella storia recente. Alla chiusura di Wall Street le azioni di Twitter hanno registrato un +22%, il guadagno maggiore dal 4 aprile, quando Musk avanzò la prima offerta per l’acquisto della società. Twitter ha confermato la notizia e ha fatto sapere di voler concludere la transazione. Le parti avevano siglato una intesa a fine aprile, ma in luglio il patron di Tesla aveva fatto dietrofront accusando Twitter di non aver fornito dati veri su spam e bot (gli account falsi), quest’ultimi a suo avviso superiori al 5% indicato dalla piattaforma. La compagnia aveva reagito facendogli causa in un tribunale del Delaware per costringerlo a onorare l’impegno, sostenendo che la questione dei bot è un pretesto per uscire da un’operazione che Musk non reputa più vantaggiosa.
Le prime udienze non sono state molto incoraggianti per l’uomo più ricco del mondo. La giudice Kathaleen McCormick lo ha autorizzato a utilizzare le rivelazioni di una ‘talpa’ interna, l’ex capo della sicurezza di Twitter, Pieter Zatko, secondo cui la società ha ingannato le autorità americane anche sugli account falsi, uno dei motivi addotti dal magnate per far saltare l’operazione. Ma ha respinto la sua istanza di rinviare il processo perché “anche un ritardo di quattro settimane rischierebbe di arrecare a Twitter un danno troppo grande da giustificare”.
In ogni caso i legali di Musk temono che, nonostante la ‘talpa’, sarebbe difficile provare gli avversi effetti materiali delle sue accuse, che sono il requisito per uscire dal contratto. La prossima udienza è fissata per il 17 ottobre ma un eventuale accordo eviterebbe a Musk una incerta battaglia legale in una delle acquisizioni più contestate della storia recente. Secondo alcuni esperti si tratta di un segno di debolezza. “E’ un chiaro segno che Musk riconosce che le sue possibilità di vincere contro il consiglio di amministrazione davanti a un tribunale del Delaware sono molto deboli e che la raccolta di 44 miliardi è inevitabile in un modo o nell’altro”, ha osservato l’analista Dan Ives de Wedbush Securities. Twitter si avvia così verso una nuova stagione, senza le “censure” contestate da Musk e con la possibilità di un ritorno di Donald Trump, dopo che era stato bandito per aver istigato l’assalto al Congresso.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli