venerdì, Aprile 26, 2024

La crisi del Pd, per Enrico Letta il congresso va chiuso entro marzo e nome resti così com’è

I tempi del congresso: va chiuso entro marzo. E il simbolo, quindi anche il nome, resti “così com’è”. Queste le due principali indicazioni nella relazione di Enrico Letta alla Direzione Pd sui prossimi passaggi dem che vanno verso il congresso. E poi l’analisi del voto, il Pd guida dell’opposizione, il mai più ‘governi di salvezza nazionale’, le donne, il nuovo gruppo dirigente fatto da una generazione più giovane e la sottolineatura della debolezza con cui nasce l’esecutivo Meloni. Questi in sintesi i temi della relazione. Oggi sarà una giornata di discussione, spiega Letta annunciando per i prossimi giorni un nuova riunione su proposte operative concrete per il congresso. “Discuteremo di tutto nel percorso costituente ma amo questo simbolo, sono perché il simbolo rimanga così com’è perché racconta il servizio fatto all’Italia”. “Rispetto alle scelte che avremo davanti in Parlamento non è possibile tornare indietro rispetto alla necessità di avere capi gruppi parlamentari di rappresentanza femminile, rispetto alla necessità di mandare un messaggio con un governo per la prima volta guidato da una donna. Sulle donne il fallimento della nostra rappresentanza è chiaro e evidente, rispetto al quale non ho molto da aggiungere. Questo rappresenta il senso di un partito che non ha compiuto il salto in avanti necessario”. “Dal punto di vista dalla mia analisi, dico che c’è stato un brusco ambio di scenario attorno a noi che ha profondamento influito e questo cambio di scenario è avvenuto a febbraio di quest’anno. Se io ripenso alla fine di gennaio a come eravamo dopo la rielezione di Mattarella, momento bello della nostra vita istituzionale, noi eravamo in una condizione ben diversa. Ma poi si è sviluppato un cambio scenario dovuto alla guerra”. Così Enrico Letta in Direzione. “Noi siamo stati dalla parte della storia, non rinnego posizione prese” ma “dalla minaccia russa è nata un’instabilità, forse siamo intervenuti troppo tardi su certi temi, fatto sta che la crescita di queste paure hanno condizionato fortemente il quadro sociale attorno a noi”. “Noi oggi cominciamo un percorso congressuale ma questo è intimamente connesso al lavoro di opposizione che da oggi comincia, dobbiamo vestire da subito i panni dell’opposizione perché il mandato che ci ha dato il voto è quello di essere la guida dell’opposizione”. “Chi aveva immaginato una infinita luna di miele per la Meloni e la destra non ha colto fino in fondo quello che sta accadendo, il deterioramento del quadro economico e sociale, la recessione che aspetta il Paese, le paure e le preoccupazioni che necessitano tutt’altro che un governo di profonda debolezza politica che sembra fare capolino”. Letta sottolinea: “Per il governo fanno più notizia i no che riceve piuttosto che le liste di attesa e la ressa per entrare. Questo è già indicativo, un governo che riceve dei no così significativi dimostra di per sé la sua difficoltà. Giudicheremo il governo per quello che farà ma l’impressione è che qualunque idea programmatica è venuta già meno rispetto alle tante promesse di campagna elettorale”. E sul Covid: “Non abbiamo ancora sento dalla Meloni e dalla destra parole chiare su come saranno i vaccini Covid nei prossimi mesi, vogliamo sapere e dire che per noi la protezione dei cittadini è assolutamente fondamentale”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli