lunedì, Maggio 6, 2024

Guerra in Ucraina, Putin motiva il massiccio lancio di missili di oggi: “E’ la nostra risposta all’attacco terroristico di Kiev al ponte in Crimea”

Il presidente russo Vladimir Putin ha promesso una “risposta dura” agli attacchi contro la Russia. In un discorso trasmesso dalla televisione di Stato russa, Putin ha quindi ‘giustificato’ i raid condotti oggi contro diverse città dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev, come una rappresaglia per quella che ha definito una ”azione terroristica” contro il territorio russo, ovvero il ponte Kerch in Crimea. ”Se continueranno gli attacchi contro la Russia, la risposta sarà dura”, ha dichiarato Putin, affermando che ”le risposte saranno della stessa portata delle minacce alla Russia”. Quindi, ha aggiunto, ”in caso di ulteriori tentativi di compiere atti terroristici sul nostro territorio, la risposta della Russia sarà dura”. Putin rivendica quindi “attacchi massicci” su obiettivi “delle infrastrutture energetiche, militari e della comunicazione dell’Ucraina” in risposta “agli atti di terrorismo” di Kiev, con un’allusione all’attacco al ponte di Kerch. Nel discorso televisivo trasmesso durante la riunione con il suo consiglio del Sicurezza, il presidente russo ha affermato che “su proposta del ministero della Difesa ed in conformità con il piano dello Stato Maggiore, gli attacchi massicci con armi ad alta precisione di lunga gittata sono stati lanciati contro le infrastrutture” ucraine, cercando di contestare le denunce di Kiev e dei media di obiettivi civili colpiti e di vittime civili. Le forze armate russe hanno ”colpito tutti gli obiettivi” che si erano prefissati oggi, ha reso intanto noto il ministero della Difesa di Mosca citato dall’agenzia di stampa Interfax. ”La finalità dei raid in Ucraina è stata raggiunta”, riporta la Tass. La Russia, si legge sull’agenzia di stampa Ria Novosti, ha lanciato un attacco massiccio contro il sistema militare, energetico e delle comunicazioni dell’Ucraina.
NEGOZIATI, CREMLINO: “NO CONTATTI CON USA”
“No, non ci sono stati contatti su questa questione”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che Mosca e Washington abbiano discusso di negoziati tra Russia e Ucraina, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass. Commentando la dichiarazione di John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, secondo cui gli Stati Uniti vogliono porre fine al conflitto in Ucraina e avviare negoziati di pace, Peskov affermato che “questa non può essere definita un’iniziativa”. “C’è una decisione codificata da parte ucraina, il presidente Zelensky, di rifiutare qualsiasi negoziato”, ha sottolineato.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli