lunedì, Maggio 6, 2024

Il governo che verrà: Giorgia Meloni potrebbe presentare il suo esecutivo nella giornata di mercoledì

Secondo le intenzioni di Giorgia Meloni, dovrebbe presentare la lista dei ministri del suo governo entro mercoledì. La mappa dell’esecutivo, al momento, sarebbe non troppo lontana dal completamento, sia pure con alcune (vistose) zone grigie. Il totoministri prosegue con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che dovrebbe arrivare ad avere una lista di nomi definitiva entro mercoledì. La casella più delicata resta quella dell’Economia: dopo i no di Fabio Panetta e Dario Scannapieco, prende quota l’ipotesi Miccichè. Questa è comunque una settimana chiave in cui iniziare a dare forma al nuovo governo: giovedì 13, infatti, si riuniscono le nuove Camere (con l’elezione dei nuovi presidenti di Montecitorio e palazzo Madama) mentre dal 15 ottobre potrebbero iniziare le consultazioni al Quirinale.
Viminale, lo scatto di Giulia Bongiorno
Dopo che a lungo si è parlato del pressing di Matteo Salvini per assicurarsi il ministero dell’Interno, le ultime indiscrezioni portano invece ad altri due nomi, anche in considerazione del passo indietro del leader leghista (“Noi senza pretese particolari”). Quello (sempre in quota Lega) dell’avvocato Giulia Bongiorno, ex ministro della Pubblica Amministrazione nel governo giallo-verde, e quello del prefetto di Roma Matteo Piantedosi, l’ex capo di gabinetto di Matteo Salvini quando era il leader della Lega a occupare la poltrona di ministro.

Il ministro della Famiglia e Natalità

Si tratta di un nuovo ministero, quello della Famiglia e della Natalità, pensato e proposto dalla Lega. I nomi caldi sono quelli delle leghiste Erika Stefani e Alessandra Locatelli ma sono in lizza anche le meloniane Lavinia Mennuni e Isabella Rauti.

Vicepremier e presidenti delle Camere

Come vicepremier Berlusconi punta sempre su Antonio Tajani (con le alternative Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli) mentre l’altro vicepremier potrebbe essere Matteo Salvini. Per la presidenza del Senato lo stesso Salvini insiste su Roberto Calderoli, ma resta validissima anche la candidatura di Ignazio La Russa. Per la presidenza della Camera invece vanno tenuto d’occhio Giorgetti e Riccardo Molinari.

Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio

Circola il nome di un fedelissimo della leader di FdI, Giovanbattista Fazzolari, ma in corsa ci sarebbe anche il fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto. Nel ruolo del segretario generale della Presidenza del Consiglio invece Meloni vedrebbe bene Carlo Deodato, consigliere di Stato, attuale capo del dipartimento Affari giuridici di Palazzo Chigi.
Ministero dell’Economia – E’ il vero nodo e, ad ora, la questione più scottante e non ancora risolta. Per il ruolo di Guardasigilli, dove si punta sicuramente a un tecnico di area, dopo il no di Fabio Panetta (ex direttore di Bankitalia) è arrivato anche quello di Dario Scannapieco, 55enne amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti. Giorgia Meloni vuole la disponibilità di una figura tecnica di rilievo e così torna forte l’ipotesi di Gaetano Miccichè, il 71enne banchiere e presidente della divisione Imi del gruppo Intesa Sanpaolo (ma anche vicepresidente di Prelios). In caso di scelta più “politica” e meno tecnica non va escluso il nome di Giancarlo Giorgetti.

Ministero della Salute

A nomi che circolano con frequenza, quelli di Licia Ronzulli, Guido Rasi, ex direttore dell’Ema (e consulente del generale Figliuolo), di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, di Rocco Bellantone, primario del Gemelli di Roma, si aggiunge quello di Guido Bertolaso.
Ministero della Difesa
Prende sempre più quota il nome di Adolfo Urso, esponente di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Copasir. Un altro nome caldo è quello di Guido Crosetto. Ma non si esclude nemmeno l’ipotesi Tajani.

Ministero degli Esteri

Anche in questo caso non si esclude l’ipotesi Tajani che, anzi, nelle ultime ore prende sempre più quota. Alla Farnesina, infatti, potrebbe finire proprio l’ex presidente del Parlamento europeo

Ministero della Transizione ecologica

Circola il nome dell’ex sottosegretario, Vannia Gava. Spunta anche l’ipotesi Fabio Rampelli.

Ministero della Giustizia

Silvio Berlusconi ha proposto Maria Elisabetta Alberti Casellati al ministero della Giustizia. Matteo Salvini punta invece a dare l’incarico a Giulia Bongiorno, ma per un posto così delicato serve anche il sì convinto del Quirinale. In corsa c’è anche, o soprattutto, Carlo Nordio, il magistrato appena eletto con FdI che Giorgia meloni avrebbe voluto proporre come candidato al Quirinale.

Ministero dell’Istruzione

Per il momento circolano pochi nomi. Si pensa a Giuseppe Valditara, professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.

Ministero dello Sviluppo economico

Per questa casella c’è l’ipotesi di Matteo Salvini. Restano forti le candidature dei due esponenti di Fratelli d’Italia Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Non si esclude tuttavia che si possa decidere di accorpare questo ministero a quello della Transizione ecologica e a quel punto il nome su cui scommettere potrebbe essere quello di Guido Crosetto.

Ministero dei Rapporti con il Parlamento

Si fa il nome di Maurizio Lupi, sul quale ci sarebbe l’appoggio di Giorgia Meloni. Altro profilo è quello del democristiano Gianfranco Rotondi.

Ministero di Trasporti e infrastrutture

Sembra che in pole position ci sia il leghista Edoardo Rixi, ex vice di Toninelli. In corsa ci sarebbero però anche Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, che ha seguito da vicino la questione ex Alitalia, e Alessandro Cattaneo, Forza Italia, ex sindaco di Pavia. Ma la poltrona delle Infrastrutture potrebbe alla fine essere riservata a Matteo Salvini.

Ministero delle Riforme

Matteo Salvini compare anche come candidato a questo dicastero. In alternativa l’incarico potrebbe essere affidato a Marcello Pera (FdI). È la Lega però che spinge di più per avere questo dicastero: vorrebbe in questa casella Marta Bizzotto o Erika Stefani

Ministero dell’Agricoltura

L’incarico potrebbe interessare a Matteo Salvini (in combo con la poltrona di vicepremier), ma si parla anche di un altro leghista, Gian Marco Centinaio.

Ministero del Welfare

Era circolato il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito, ma è stato lui stesso a smentire la notizia. “Non avrei e non ho alcuna preclusione ideologica, anche per la mia grandissima stima per Giorgia Meloni che dura da otto anni. Semplicemente non è il mio mestiere. Io faccio lo studioso. Fine del discorso”, ha affermato.

Ministero delle Politiche europee

Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei.

Ministero della Cultura

Se il ministro sarà politico la scelta potrebbe ricadere su Alberto Barachini. La new entry è rappresentata dallo storico Giordano Bruno Guerri.

Ministero del Mare

Spunta anche l’ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l’ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all’ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Sullo sfondo anche Daniela Santachè.

Ministro della Pari opportunità

ugenia Roccella, già azzurra, oggi eletta con FdI, potrebbe coprire questa casella.

Ministro degli Affari regionali

Questa casella vorrebbe occuparla la Lega per spingere sull’autonomia. Si pensa a Erika Stefani o Lorenzo Fontana. L’alternativa è rappresentata dal forzista Alessandro Cattaneo.
Redazione
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