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Parla il ministro della Sicurezza energetica Pichetto Fratin: “Sul nucleare siamo favorevoli alla sperimentazione di quello di nuova generazione”

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“Sul nucleare siamo favorevoli alla sperimentazione di quello di nuova generazione per far fronte alla crisi energetica”. Lo ha detto il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, spiegando che è “interesse di tutti liberarsi dalla dipendenza energetica”. Pichetto Fratin ha quindi assicurato che il governo Meloni “proseguirà sulla strada tracciata dall’esecutivo Draghi anche a livello europeo”. L’energia sarà il primo banco di prova per il nuovo governo italiano in Europa. Il calendario delle istituzioni comunitarie non ha lasciato nemmeno il tempo per studiare i dossier al ministro Pichetto Fratin, che martedì a Lussemburgo partecipa al Consiglio Ue Energia. Sul tavolo la proposta di regolamento sulle misure di emergenza presentato dalla Commissione europea martedì scorso, che delinea un quadro per l’introduzione del price cap, degli acquisti comuni e del nuovo indice complementare al Ttf di Amsterdam. La riunione è l’occasione per i ministri per iniziare a discutere su come attuare il forte mandato conferito venerdì dal vertice dei leader, soprattutto per la creazione di un “corridoio dinamico temporaneo dei prezzi sulle transazioni di gas naturale”. Un esordio per il nuovo ministro italiano, che ha l’occasione di presentarsi ai colleghi europei e alla stampa. “Dobbiamo trovare un punto di convergenza” e “valutare le ricadute sui settori economici, fra cui l’automotive”, ha spiegato in vista del vertice. L’energia è il dossier più caldo che il nuovo esecutivo dovrà affrontare. Non a caso la presidente Meloni ha chiesto all’ex ministro Roberto Cingolani di affiancare come consulente Pichetto Fratin. I ministri per l’Energia dell’Ue cercheranno anche di raggiungere un orientamento generale sulla direttiva riveduta sulla prestazione energetica nell’edilizia, per ridurre le bollette energetiche e decarbonizzare gli edifici entro il 2050, e discuteranno anche la proposta della Commissione del dicembre 2021 riguardante un nuovo quadro Ue per decarbonizzare i mercati del gas, promuovere l’idrogeno e ridurre le emissioni di metano. Il convitato di pietra rimane comunque la bozza di regolamento sul price cap, acquisti congiunti e nuovo indice. Senza la sua approvazione da parte del Consiglio, la Commissione – spiega il portavoce di von der Leyen – non potrà fare una nuova proposta giuridica più dettagliata per istituire il price cap sotto forma di corridoio dinamico, come richiesto dai leader dei Ventisette. “Entro due-tre settimane i ministri dell’Energia prenderanno le decisioni” sul price cap al gas, ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ricordando il Consiglio di domani come “prima riunione per attuare il quadro delle decisioni fissato dai capi di Stato”.

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