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domenica, Giugno 16, 2024

Roma, al Tufello catturata una vipera lunga circa sessanta centimetri

Da due mesi era diventata l’incubo degli abitanti del quartiere: la vipera che girava per il Tufello era stata avvistato nella tarda serata di martedì, nel giardino del liceo Aristofane. Dopo le prime ricerche, con esito negativo, nel primo pomeriggio di ieri uno studente dell’istituto comprensivo ha riferito alla preside Raffaella Giustizieri di aver visto il rettile. Sul posto, per la cattura, sono subito intervenuti i carabinieri del Corpo Forestale e il Comandate Cicolani.
La cattura della vipera
La vipera – un esemplare Aspid Fracisciredi, conosciuta come la Vipera di Redi, lunga oltre 60 centimetri – è sempre rimasta lì, nel giardino della scuola media. Si era nascosta all’interno di un tubo corrugato, alla ricerca del calore e della tranquillità. Un collaboratore scolastico e un professore hanno cercato di bloccare le estremità del tubo con alcune grosse pietre per evitare la fuga del rettile. Sul luogo del ritrovamento è intervenuto anche naturalista ed esperto zoofilo Andrea Lunerti, che ha provveduto alla cattura della vipera. L’animale, una femmina, adulta, era in buone condizioni e non era affatto in “dolce attesa”.
Il naturalista: “Contenti per la sicurezza dei bambini e del rettile”
Andrea Lunerti ha spiegato al quotidiano che la vipera sta bene ed è in buone condizioni: “Dal tubo dove si era nascosta, l’ho fatta scivolare all’interno del bidone della spazzatura e in giornata sarà liberata nel parco regionale di Veio, a tre chilometri di distanza dal primo centro abitato. Siamo contenti del lavoro svolto soprattutto per la sicurezza dei bambini, degli adulti e del rettile stesso”.
I consigli dell’esperto
Sempre al quotidiano, Lunerti ha dato alcuni consigli di comportamento: “Mai mettere le mani dove non vediamo. Quando passeggiamo nei boschi è opportuno armarci di bastoni, utilizzare i guanti e forcine. Spesso il morso – non accidentale – potrebbe essere a secco. Il veleno non entra nel sangue dell’uomo. Ci sono altre situazioni più a rischio. Come ad esempio quando raccogliamo un frutto, oppure al termine della potatura delle siepi. I rimasugli diventano habitat perfetto per le vipere, perché producono calore. Il morso potrebbe essere pericoloso perché la mano umana viene confusa con un piccolo roditore”.
Redazione
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