La decisione
I magistrati di secondo grado della Capitale hanno accolto la richiesta della Procura generale. Si tratta della stessa vicenda che ha riguardato l’allora sindaca Virginia Raggi, assolta in primo e secondo grado con la formula “perché il fatto non costituisce reato” dall’accusa di falso.
I tentativi di “copertura” della madre
Gli operatori sanitari hanno avvisato la Procura di Monza, che a sua volta ha interrogato le due ragazze. Una ha confermato tutto, nonostante la madre abbia cercato di farla ritrattare dicendole che le conveniva e che le avrebbe fatto un regalo. Ha anche raccontato che l’uomo le aveva inviato un video in cui si masturbava e le aveva chiesto in cambio sue foto intime. L’altra sorella ha cercato di negare, anche se le indagini hanno accertato gli abusi.