La gestione dei flussi migratori è “questione decisiva e globale” che richiede un “impegno comune” dei Paesi dell’Unione europea, confrontandosi con quelli africani, a cominciare dalla Libia. Nuovo appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un approccio alla questione migrazione che eviti radicali contrapposizioni, ma passi attraverso il confronto e il dialogo. L’occasione è l’apertura dell’ottava edizione dei ‘Dialoghi mediterranei‘, organizzati oggi e domani a Roma dall’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale). “La crescita dei Paesi posti sulle rive del Mediterraneo -ricorda il Capo dello Stato– passa anche per una comune e lungimirante gestione dei flussi migratori che impoveriscono i Paesi di origine di energie utili allo sviluppo delle loro comunità. Si tratta di una questione decisiva e globale -come ben sa l’Organizzazione internazionale delle migrazioni– legata a dinamiche demografiche e d’interconnessione mondiale che appare vano pensare possa eclissarsi e che dobbiamo, invece, in una logica di comune interesse, impegnarci a gestire”. “Anche su questo terreno -è l’esortazione di Mattarella– diplomazia, istituzioni nazionali ed internazionali, a cominciare dall’Unione europea, sono chiamate a un impegno comune fra loro e con quei Paesi -penso alla difficile situazione che continua ad attraversare la Libia– più esposti a questo fenomeno. Anche in questo caso sono in gioco la vita, il destino e la dignità degli esseri umani. È questione cruciale per la stabilità e per la prosperità dell’Unione europea e per la stabilità e la prosperità del nostro vicinato meridionale”.