Le trattative in corso per l’acquisto di una villa a Cervinia, vacanze da sogno per fine anno e numerosi regali e benefit ricevuti o da elargire per ottenere dei benefici. Si allarga e spuntano nuovi particolari dell’inchiesta Qatar. La presunta corruzione Ue-Qatar vede al centro Antonio Panzeri, ex europarlamentare ed ex segretario della Camera del lavoro di Milano. Sabato è scattato l’arresto per la moglie, Maria Colleoni, e per la figlia Silvia: secondo gli inquirenti belgi le due donne infatti non solo sarebbero state a conoscenza delle “operazioni” di Panzeri, ma avrebbero avuto un ruolo attivo. Le due donne, difese da Angelo De Riso e Nicola Colli, davanti al giudice della Corte d’Appello di Brescia che ha convalidato l’arresto e concesso i domiciliari, hanno detto di “non essere a conoscenza di nulla” di quanto è stato contestato. Ossia, come si legge nell’atto che viene inserito nella banca dati della polizia di tutti i Paesi di area Schengen, di “essere consapevoli delle attività del marito/padre e addirittura di partecipare nel trasporto dei ‘regali’ dati in Marocco attraverso Abderrahim Atmoun, ambasciatore del Marocco in Polonia”. Nella sommaria descrizione dei fatti il magistrato, sottolineando che vige la “presunzione di innocenza”, scrive che i reati emergono dalla trascrizione di intercettazioni tra Panzeri, anche fondatore di Fight impunity, e la moglie.
Vacanza da 100mila euro