lunedì, Aprile 29, 2024

Lutto nel mondo del calcio: si è spento a 53 anni Sinisa Mihajlovic

Mondo del calcio in lutto: Sinisa Mihajlovic è morto. L’ex calciatore e allenatore si è spento a 53 anni colpito dalla leucemia mieloide acuta. Malattia diagnosticata il 13 luglio 2019, sconfitta e poi ritornata a marzo 2022. Tre anni di cure, un trapianto al midollo e il ritorno sulla panchina del Bologna prima dell’esonero a settembre dopo un difficile inizio di campionato. Il serbo, che ha giocato nella Roma, nella Sampdoria, nella Lazio e nell’Inter, lascia la moglie Arianna, le figlie Virginia e Viktorija e i figli Marco, Miroslav, Dusan e Nicholas. “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic – si legge nel comunicato diramato dalla famiglia – Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito  in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”. Figlio di una madre croata e di un padre serbo, nasce a Vukovar ma cresce nella vicina Borovo, all’epoca facenti parte della Jugoslavia governata da Tito. Qui inizia a giocare a calcio nella squadra locale, poi a 19 anni passa nel Vojvodina per approdare nel 1990 alla Stella Rossa Belgrado, squadra con la quale vinse nel 1991 la Coppa dei Campioni. Nel 1992 Mihajlovic arriva nel campionato italiano grazie alla Roma, che lo acquista per 8,5 miliardi di lire. Con la formazione capitolina colleziona 54 presenze e 1 gol, contro il Brescia, 1 gol in Coppa Uefa contro il Dortmund, e 5 gol in Coppa Italia, di cui uno in finale contro il Torino. Nel luglio del 1994 viene acquistato in prestito dalla Sampdoria. Riscattato dai blucerchiati nell’estate successiva, vive a Genova una serie di stagioni esaltanti, diventando uno specialista dei gol su calcio di punizione. Nel 1998 passa a titolo definitivo alla Lazio, guidata da Sven-Goran Eriksson, per una cifra vicina ai 22 miliardi di lire. Nel 1999 sigla il primo gol della storia biancoceleste in Champions League, nella prima gara della fase a gironi in casa del Bayer Leverkusen, pareggiata 1-1 proprio grazie ad un suo calcio di punizione del serbo. Durante la sua militanza biancoceleste realizza diverse reti decisive, come quello contro il Chelsea, sempre in Champions League, che vale la vittoria 2-1 a Stamford Bridge. Precedentemente in campionato, nel successo biancoceleste per 5-2 sulla Sampdoria del 13 dicembre 1998, aveva stabilito il record di una tripletta tutta da calcio piazzato.Lascia la Lazio dopo sei stagioni, durante le quali vince un campionato (2000), due Supercoppe Italiane (1998 e 2000), una Supercoppa Europea (1999), una Coppa delle Coppe (1999) e due Coppe Italia (2000 e 2004). Dal 2004 al 2006 gioca per l’Inter, formazione della quale è il marcatore più anziano in campionato: in Ascoli-Inter dell’8 aprile 2006 (1-2) segna infatti un gol a 37 anni e 47 giorni. Con la squadra nerazzurra vince 2 Coppe Italia (nella prima finale di ritorno contro la Roma è sua la rete su punizione del definitivo 1-0) e uno scudetto, assegnato a tavolino alla società lombarda a seguito dello scandalo Calciopoli. Appesi gli scarpini al chiodo inizia la carriera da allenatore. Dal 1º luglio 2006 al 29 maggio 2008, è il secondo di Roberto Mancini in panchina, per poi lasciare l’incarico poco dopo l’arrivo di José Mourinho. Con il tecnico marchigiano, Mihajlovic ha vinto due campionati italiani, nella stagione 2006-2007 e nella stagione 2007-2008, nonché la Supercoppa italiana del 2006. Dal 3 novembre 2008 è stato il tecnico del Bologna, subentrato all’esonerato Daniele Arrigoni. Il 14 aprile 2009, dopo una serie di risultati non positivi culminata con la sconfitta interna per 1-4 contro il Siena, la quarta consecutiva per i rossoblù, viene esonerato e sostituito da Giuseppe Papadopulo. Durante il suo mandato, Mihajlovic ha ottenuto 20 punti che risultarono fondamentali nell’ottenimento della salvezza dei rossoblù. Nel Dicembre 2009 prende il posto di Atzori al Catania e porta gli etnei al 13° posto conquistando una salvezza tranquilla con il record di punti in Serie A per la squadra siciliana. Il 3 giugno 2010, la Fiorentina annuncia ufficialmente di avere ingaggiato l’allenatore serbo che siederà sulla panchina viola al posto di Cesare Prandelli. La prima stagione in viola si conclude con un 9º posto in classifica ma l’inizio della stagione successiva è negativo e il 7 novembre seguente, all’indomani della sconfitta per 1-0 con il Chievo fuori casa, viene esonerato e sostituito da Delio Rossi. Il 21 maggio 2012 diventa il nuovo commissario tecnico della Nazionale serba firmando un contratto quadriennale ma il 20 novembre 2013 lascia la Nazionale serba dopo 19 incontri ufficiali (7 vittorie, 8 sconfitte e 4 pareggi) per tornare in Italia ad allenare la Sampdoria.
Redazione
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