“Abbiamo agito con rigore rispetto al Covid, togliendo restrizioni e i dati ci hanno dato ragione: l’incidenza è crollata e sono scesi anche i ricoveri in regime ordinario”, sul tema delle visite ai pazienti ricoverati in ospedale “se c’è da togliere qualche paletto lo toglieremo, ma non ci stiamo lavorando ora”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento alla conferenza stampa al termine del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. “Il Cipess ha deliberato oggi il riparto del Fondo sanitario 2022, per 125 miliardi e 216 milioni di euro. Un obiettivo importante, raggiunto in tempi rapidi” ha detto il ministro della Salute sul riparto del Fondo sanitario alle Regioni. Il riparto ha avuto come priorità, ha spiegato Schillaci, “un maggior stanziamento per le coperture dell’emergenza Covid, il completamento della campagna vaccinale, il fondo per i farmaci innovativi, il recupero delle liste d’attesa”. Ha sottolineato il ministro: “Il Ssn ha un’alta qualità, con molte eccellenze anche al Sud. Tra i provvedimenti che fanno riferimento anche al Sud c’è la volontà di combattere il fenomeno dei medici gettonisti, che porta sconquasso nel sistema e gli operatori si sentono trascurati. Questo vuol dire dare nuove prospettive a chi lavora nel Ssn. E poi le liste d’attesa, serve mettere nelle agende anche il sistema privato convenzionato e che non ci siano liste bloccate. È il medico che deve seguire il paziente dando follow up e il calendario delle visite. Ci vuole grande lavoro di razionalizzazione, la lotta alle liste d’attesa sono una nostra priorità ma serve una razionalizzazione degli esami diagnostici”. Poi, intervenuto a ‘Basta la salute’ su Rainews 24, ha parlato dei vaccini. “I dati oggi per fortuna sono molto tranquillizzanti sulla pandemia e stiamo continuando la campagna vaccinale” anti-Covid, “che è partita poco dopo il mio insediamento in questo dicastero e che noi sicuramente proseguiremo ancora per tutto il mese di febbraio – ha detto Schillaci – Questo è molto importante soprattutto per i fragili e per le persone anziane. Devo dire però che i dati che settimanalmente vengono da noi pubblicati dimostrano come oggi la pandemia sia in una fase completamente diversa da quella che abbiamo vissuto soprattutto nei primi anni”. Questo, ha proseguito, “ci induce a guardare al futuro con grande ottimismo, pur senza dimenticare l’importanza della vaccinazione per fragili e anziani”.