Droga proveniente dall’estero
Secondo gli inquirenti all’apice dell’organizzazione c’era un 37enne di nazionalità albanese e il gruppo era composto da italiani e albanesi. Il sodalizio criminale si riforniva di elevate quantità di cocaina dall’estero, in particolare dall’Olanda, e arrivava in Italia dentro degli autoarticolati. La cocaina poi veniva stoccata in depositi nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo e in altre aree del nord Italia, tra cui la provincia di Rovigo.
Cocaina nascosta nelle forme di formaggio
Attraverso corrieri veniva infine distribuita in varie regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna) per finire sulle piazze di spaccio. Per il trasporto venivano utilizzati veicoli di proprietà o a noleggio. Ad aprile i finanzieri avevano scoperto 100 chili di cocaina all’interno di un camper, mentre a giugno altri 25 chili erano stati rinvenuti, in provincia di Asti, in un furgone diretto in Sardegna e occultati all’interno di 5 forme di formaggio.