domenica, Maggio 5, 2024

Da gennaio ad oggi il Primo Municipio ha emanato 16 provvedimenti di chiusura temporanea per occupazione abusiva di suolo pubblico

Da gennaio ad oggi il Municipio Roma I Centro ha emanato 16 provvedimenti di chiusura temporanea per occupazione abusiva di suolo pubblico, di almeno 5 giorni, per alcuni esercizi commerciali dedicati all’attività di vicinato alimentare e/o di somministrazione. E nelle stesse ore ha attivato due sequestri di dehors completamente abusivi, uno in zona Trionfale e l’altro a Prati. Sono gli effetti della task force composta dal I Municipio e dalla Polizia locale di Roma Capitale e istituita dall’assessorato al Commercio capitolino.
E’ quanto fa sapere il Municipio Roma I Centro.
“Gli interventi messi in campo – ha spiegato l’assessore municipale al Commercio, Jacopo Scatà – fanno parte della seconda fase del lavoro della task force dedicata alle sanzioni, istituita dal l’assessorato capitolino al Commercio e composta da agenti della Polizia locale di Roma Capitale e dallo stesso I Municipio. Derivano dai verbali erogati tra giugno e ottobre. In questi giorni abbiamo sanzionato, con la chiusura da 5 giorni in su, alcuni esercenti in zona Trastevere e Pantheon, nell’area della Rotonda, che hanno ripetutamente violato le norme di occupazione di suolo pubblico. Intanto, è andato avanti anche il controllo dei dehors irregolari. Ne abbiamo recentemente sequestrati due, il primo in via Tolemaide e il secondo in via Paolo Emilio”. “La seconda ondata di sanzioni – ha aggiunto la presidente del Municipio Roma I Centro, Lorenza Bonaccorsi- arriva dopo i risultati della seconda parte del 2022, che ha visto 80 rimozioni, tra quelle in danno e quelle autonome da parte degli esercenti a seguito di provvedimenti di diniego da parte del Municipio stesso. Il nostro lavoro contro l’abusivismo e l’indiscriminata moltiplicazione dei dehors continuerà. Valuteremo con attenzione ogni nuova richiesta di autorizzazione permanente ma vigileremo anche affinché la proroga del Governo delle cosiddette autorizzazioni Covid fino alla fine del 2023 non favorisca eventuali nuovi abusi”.
Redazione
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